Mausoleo Schilizzi
| In città
Un'ara votiva ai decaduti della prima guerra mondiale
Il Mausoleo Schilizzi, noto anche come Mausoleo di Posillipo, è un’ara votiva dedicata ai caduti della prima guerra mondiale di Napoli. Fu edificato nel quartiere Posillipo (dal 1883 al 1921) e rappresenta uno dei più rari esempi di architettura neoegizia italiana, progettata e costruita da Alfonso Guerra e dal figlio Camillo.
La nascita di questo stile è legata alla riscoperta europea dell'antico Egitto, quando questo territorio venne conquistato da Napoleone, diventando poi una delle più importanti colonie inglesi.
A commissionare tale opera fu Matteo Schilizzi, un banchiere livornese trasferitosi a Napoli che intendeva custodire in questo luogo le tombe dei suoi familiari; ecco perché è stato attribuito tale nome al monumento funebre.
Il mausoleo in stile neo-egizio ha pianta simmetrica ed è realizzato con blocchi in piperno, colonne in granito di Baveno e pilastri in granito grigio, oltre che massicci architravi in pietra di Belona. Alla struttura generale in muratura fu aggiunta la copertura in cemento armato, materiale che a Napoli all'epoca era stato utilizzato in sporadiche occasioni.
Il mausoleo Schilizzi fu acquistato dal Comune di Napoli nel 1921 ed è adibito a reliquiario per le salme dei caduti della Prima Guerra Mondiale, trasferite qui direttamente dal cimitero di Poggioreale. Attualmente il mausoleo ospita anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale, compresi quelli delle Quattro Giornate di Napoli.
La nascita di questo stile è legata alla riscoperta europea dell'antico Egitto, quando questo territorio venne conquistato da Napoleone, diventando poi una delle più importanti colonie inglesi.
A commissionare tale opera fu Matteo Schilizzi, un banchiere livornese trasferitosi a Napoli che intendeva custodire in questo luogo le tombe dei suoi familiari; ecco perché è stato attribuito tale nome al monumento funebre.
Il mausoleo in stile neo-egizio ha pianta simmetrica ed è realizzato con blocchi in piperno, colonne in granito di Baveno e pilastri in granito grigio, oltre che massicci architravi in pietra di Belona. Alla struttura generale in muratura fu aggiunta la copertura in cemento armato, materiale che a Napoli all'epoca era stato utilizzato in sporadiche occasioni.
Il mausoleo Schilizzi fu acquistato dal Comune di Napoli nel 1921 ed è adibito a reliquiario per le salme dei caduti della Prima Guerra Mondiale, trasferite qui direttamente dal cimitero di Poggioreale. Attualmente il mausoleo ospita anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale, compresi quelli delle Quattro Giornate di Napoli.
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