Accademia Pontaniana
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L'accademia più antica d’Italia nel cuore di Napoli
L'Accademia Pontaniana, sita nel centro storico partenopeo, sorse nel XV secolo da una libera iniziativa di uomini di cultura; essa si propone da sempre di coltivare le scienze, la letteratura e le belle arti.
L’accademia fu inizialmente denominata “Porticus Antoniana”; poi al fondatore Antonio Beccadelli successe Giovanni Pontano, che conferì un carattere più ufficiale alle riunioni, che si tenevano in casa e consistevano in banchetti accompagnati da declamazioni di versi latini. Pontano fu riconosciuto, già da Sannazaro come uno dei più fecondi letterati del Quattrocento e forse il maestro assoluto dell'Umanesimo napoletano;fu proprio in suo onore che il nome mutò in Accademia Pontaniana.
Tra gli esponenti dell'epoca di maggior lustro ci furono: i poeti Jacopo Sannazaro, Giano Anisio e Giovanni Cotta, il pittore Andrea Sabatini, lo scrittore Andrea Matteo Acquaviva, Gabriel Altilio, Benedetto Gareth detto "Cariteo", Tristano Caracciolo, Pietro Summonte e Antonio de Ferraris detto "Galateo".
Erano vari i temi trattati durante questi convivi, infatti si spaziava da argomenti letterari e filologici a quelli classici, oltre a trattare rilevanti temi teologici e scoperte geografiche. Probabilmente l’accademia risale a fondazione più antica, cioè quando Re Alfonso I d’Aragona allestì nella sua casa di Castel Capuano una ricchissima biblioteca (poi trasferita al Castel Nuovo) dove si riunivano uomini di cultura per discutere di lettere e filosofia.
Se così fosse allora la pontaniana sarebbe davvero l’accademia italiana più antica del mondo. Attualmente la sua attività prevede principalmente adunanze, cerimonie ufficiali in cui vengono presentate memorie, comunicazioni, relazioni di grande importanza; inoltre, l’Accademia Pontaniana promuove numerosi concorsi e conferisce premi ed onorificenze.
L’accademia fu inizialmente denominata “Porticus Antoniana”; poi al fondatore Antonio Beccadelli successe Giovanni Pontano, che conferì un carattere più ufficiale alle riunioni, che si tenevano in casa e consistevano in banchetti accompagnati da declamazioni di versi latini. Pontano fu riconosciuto, già da Sannazaro come uno dei più fecondi letterati del Quattrocento e forse il maestro assoluto dell'Umanesimo napoletano;fu proprio in suo onore che il nome mutò in Accademia Pontaniana.
Tra gli esponenti dell'epoca di maggior lustro ci furono: i poeti Jacopo Sannazaro, Giano Anisio e Giovanni Cotta, il pittore Andrea Sabatini, lo scrittore Andrea Matteo Acquaviva, Gabriel Altilio, Benedetto Gareth detto "Cariteo", Tristano Caracciolo, Pietro Summonte e Antonio de Ferraris detto "Galateo".
Erano vari i temi trattati durante questi convivi, infatti si spaziava da argomenti letterari e filologici a quelli classici, oltre a trattare rilevanti temi teologici e scoperte geografiche. Probabilmente l’accademia risale a fondazione più antica, cioè quando Re Alfonso I d’Aragona allestì nella sua casa di Castel Capuano una ricchissima biblioteca (poi trasferita al Castel Nuovo) dove si riunivano uomini di cultura per discutere di lettere e filosofia.
Se così fosse allora la pontaniana sarebbe davvero l’accademia italiana più antica del mondo. Attualmente la sua attività prevede principalmente adunanze, cerimonie ufficiali in cui vengono presentate memorie, comunicazioni, relazioni di grande importanza; inoltre, l’Accademia Pontaniana promuove numerosi concorsi e conferisce premi ed onorificenze.
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