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Barocco e miracoli a San Gregorio Armeno


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  • Chiostro della Chiesa di San Gregorio Armeno

    Chiostro della Chiesa di San Gregorio Armeno

  • Interno della Chiesa di San Gregorio Armeno
Una chiesa nel centro storico di Napoli tra botteghe e artigiani del Presepe
La Chiesa di San Gregorio Armeno (o di San Biagio Maggiore) si trova nella famosissima via dei presepi, tra artigiani e botteghe, e rappresenta un maestoso esempio di architettura barocca a Napoli.  E custodisce "sante lacrime"!
Ubicata nella famosissima via dei presepi, la chiesa di San Gregorio Armeno è uno straordinario esempio di architettura barocca a Napoli. La chiesa è anche conosciuta volgarmente con il nome di chiesa di Santa Patrizia. La Chiesa - La prima pietra di questa imponente struttura fu posata nel 930 e la veste architettonica attuale risale invece al Seicento. Come per tutte le altre chiese di Napoli il colpo d'occhio giunge già all'ingresso: la maestosa cupola conquista lo sguardo dei visitatori grazie al dipinto di Luca Giordano "La gloria di San Gregorio" che termina il soffitto a cassettoni realizzato nel 1580 dal pittore fiammingo Teodoro d'Errico.

Il miracolo di Santa Patrizia

Le reliquie della Santa sono raccolte in un pregevole reliquiario in oro e argento, sistemato nella quinta cappella a destra della navata. Il culto di Santa Patrizia è abbastanza antico: era già conosciuto nel XII secolo per il trasudamento della manna che sarebbe avvenuto dalle pareti del sepolcro. Successivamente si sarebbe registrata la liquefazione del sangue. Rispetto alle cerimonie del santo patrono di Napoli, Gennaro, il miracolo di Santa Patrizia non ha una cadenza così precisa: infatti avrebbe avuto luogo negli anni in modi e tempi diversi, e con una certa costanza nei martedì e il 25 agosto, il giorno di Santa Patrizia. E i miracoli non finiscono qua: nella chiesa di San Gregorio, pardon Santa Patrizia, sarebbero avvenute anche altre liquefazioni celebri: quelle del sangue di San Giovanni Battista (il 29 agosto e talvolta il 24 giugno) e San Pantaleone (l'ultimo sarebbe avvenuto il 27 giugno del 1950).

Il chiostro di San Gregorio Armeno

Dopo aver visitato gli interni della chiesa è consigliabile un giro nei giardini esterni del chiostro che si trova sul al di fuori della chiesa, su via San Gregorio Armeno dove si può fare attenzione al sovrastante cavalcavia di connessione tra i due conventi poi trasformato in campanile. Da qui si accede al chiostro ed al convento. Particolare attenzione merita il ricco archivio qui collocato. In mezzo ai giardini si nota una grande fontana barocca realizzata in marmo e affiancata da due statue settecentesche che raffigurano Cristo e la Samaritana. Una passeggiata a San Gregorio Armeno assume così un duplice aspetto; da un lato vi è la caotica quotidianità dei vicoli affollati dai turisti in cerca di presepi e statuine, dall'altra invece la "religiosa" (passatecela!) tranquillità del chiostro e la sfavillante bellezza della chiesa.