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Design e arti decorative a Capodimonte


| In città
Uno sfarzoso ambiente tra pietre preziose e materiali pregiati
A Capodimonte magnifici esempi delle tendenze del design e delle arti decorative del passato. E si corre il rischio di rimanere accecati dallo sfarzo e dalla luminosità degli interni.
La Reggia di Capodimonte ospita l'omonimo Museo Nazionale, al cui interno è possibile osservare due collezioni principali, quella Farnese con alcune opere di Raffaello, Tiziano, Bruegel il Vecchio, El Greco, Guido Reni, e quella della Galleria Napoletana con opere opere provenienti dalle chiese della città e dei suoi dintorni: Simone Martini, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena. E vi è anche la collezione di arte contemporanea, in cui spicca Vesuvius di Andy Warhol. Queste sono solitamente le attrazioni principali del museo.

Arti decorative e Design a Capodimonte

All'interno della Reggia è possibile visitare straordinari ambienti che testimoniano con magnifici esempi la qualità degli artisti che si sono occupati delle decorazioni, come oggi farebbe un designer. La Reggia infatti ospita il Salottino di porcellana della regina di Napoli Maria Amalia di Sassonia, un ambiente immerso nel rococò, interamente rivestito di lastre di porcellana bianca decorate con festoni ed altri elementi ornamentali ispirati al gusto della “Cineseria” del diciottesimo secolo. Per la realizzazione del "salottino" ci vollero tre anni di duro lavoro per gli “specialisti” della porcellana. E da soli non doverono bastare: nel progetto furono coinvolte anche maestranze esterne alla "Real Fabbrica", quali stuccatori, intagliatori e doratori, guidati da due decoratori di particolare abilità che avevano già prestato servizio alla corte di Carlo III in Spagna per curarne gli appartamenti ed altri ambienti: l'ornamentista Mattia Gasparini, autore del soffitto a stucco ad uso porcellana, e dallo scultore in legno Gennaro di Fiore.

Precisazione necessaria: il salottino era stato inizialmente allestito nella Reggia di Portici, salvo poi essere smontato e trasferito nel palazzo di Capodimonte con l'avvento dei nuovi regnanti di casa Savoia, l'indomani dell'unificazione d'Italia.