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Passeggiando a Salvator Rosa


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Palazzo Costantino e la Chiesa di San Giuseppe dei Nudi
Decidi di uscire di casa e fare due passi a piedi, percorrendo strade alternative. Così si scoprono le bellezze artistiche di Napoli nascoste dai palazzi moderni e dall'urbanistica recente. E così ti avvii verso il centro storico, scendendo per via Salvator Rosa. All'altezza dell'incrocio con via Francesco Saverio Correra, la discesa del Cavone per gli autoctoni, si entra in un borgo dall'atmosfera intima e caratteristica, i cui vicoli digradano verso il piazzale del Museo Archeologico Nazionale. E le sorprese sono proprio qui.

Palazzo Costantino alla Costigliola



Il Palazzo Costantino è un palazzo monumentale di Napoli ubicato in via San Giuseppe dei Nudi. Risalente al 1739 il palazzo sorge in realtà su un precedente agglomerato urbano, ma solo nel 700 assume le forme con cui si presenta oggi agli occhi dei visitatori. Sito al di fuori delle mura, la costruzione di questo edificio ben commenta l'attività edilizia che pian piano, dal centro cittadino, si spostava sull'attuale salita di via Salvator Rosa, in direzione del quartiere collinare del Vomero che avrebbe conosciuto nei due secoli successivi un notevole fenomeno di urbanizzazione. Palazzo Costantino è un tipico esempio di architettura barocca napoletana e ricorda la struttura e le sembianze di Palazzo Trabucco, alle spalle di piazza Carità, nella Pignasecca.

Chiesa di San Giuseppe dei Nudi



Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Giuseppe dei Nudi, una delle tante chiese monumentali di Napoli. Anche questa risale al periodo di costruzione di Palazzo Costantino, precisamente l'edificio ecclesiastico fu fondato nel 1785, dunque cinquanta anni dopo. Il tempio, ossia l'edificio originario, sarebbe poi stato completamente ristrutturato a fine 800. Tuttavia conserva preziosi elementi architettonici e decorativi tipici del settecento come i due altari laterali sovrastati dai dipinti dell'Adorazione dei Pastori di Girolamo Starace e quello di Santa Margherita da Cortona il cui autore è un artista ignoto del medesimo periodo. A rendere parrticolare la chiesa vi è il prezioso organo settecentesco in legno dorato, che è un po' l'orgoglio dell'edificio. Degno di nota tra le bellezze artistiche della struttura è il portale esterno di pregevole fattura.

foto: Silvana Berardelli, Konstantin Mitroshenko