Real Orto Botanico
| In città
Una struttura universitaria con varie facoltà
Con ben 25mila esemplari di 10mila specie diverse di vegetali, provenienti da ogni parte del mondo, l' Orto Botanico è molto frequentato da studenti, esperti del settore e da chiunque desideri un po' di relax. Le aree in cui le piante sono disposte seguono un preciso criterio ecologico: il deserto, la spiaggia, la torbiera, la roccaglia, la macchia mediterranea e le vasche per le piante acquatiche.
L’area etnobotanica è rappresentata principalmente dalla Sezione sperimentale delle piante officinali; adiacenti a tale zona sono localizzate due piccole aree: una ospitante il percorso per i non vedenti e l’altra dedicata alle piante citate nella Bibbia.
Le attività svolte attualmente dall’Orto Botanico riguardano, oltre la coltivazione e la presentazione a fini museologici delle collezioni e lo svolgimento di manifestazioni artistiche e culturali, principalmente la ricerca, la didattica e la conservazione di specie rare o in via di estinzione.
L’attività di ricerca svolta nell’Orto Botanico riguarda lo studio delle caratteristiche macro e micromorfologiche di alcuni gruppi, come le Cycadales e le Orchidaceae. Sovente si svolgono indagini etnobotaniche presso comunità rurali dell’Italia centro-meridionale e l’analisi di fossili vegetali provenienti da siti archeologici campani.
Le collezioni dell’Orto Botanico rappresentano un serbatoio di materiale vegetale utilizzato a scopo di ricerca dai docenti della Sezione di Biologia Vegetale del Dipartimento delle Scienze Biologiche.
Inglobato nell’Orto botanico, sin dalla fondazione del giardino, è il Castello. Si tratta di un edificio risalente al XVI o al XVII secolo, caratterizzato da una struttura quadrangolare con quattro torri merlate. Per molto tempo, e fino alla realizzazione del nuovo Istituto di Botanica, tale struttura è stata sede dell’attività didattica; infatti vi erano il laboratorio, il Museo, l’Erbario e la Biblioteca.
Attualmente, nel castello si svolgono attività tecniche e amministrative legate all’Orto e i suoi locali ospitano vari uffici, un’officina, alcuni magazzini e il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica.
L’area etnobotanica è rappresentata principalmente dalla Sezione sperimentale delle piante officinali; adiacenti a tale zona sono localizzate due piccole aree: una ospitante il percorso per i non vedenti e l’altra dedicata alle piante citate nella Bibbia.
Le attività svolte attualmente dall’Orto Botanico riguardano, oltre la coltivazione e la presentazione a fini museologici delle collezioni e lo svolgimento di manifestazioni artistiche e culturali, principalmente la ricerca, la didattica e la conservazione di specie rare o in via di estinzione.
L’attività di ricerca svolta nell’Orto Botanico riguarda lo studio delle caratteristiche macro e micromorfologiche di alcuni gruppi, come le Cycadales e le Orchidaceae. Sovente si svolgono indagini etnobotaniche presso comunità rurali dell’Italia centro-meridionale e l’analisi di fossili vegetali provenienti da siti archeologici campani.
Le collezioni dell’Orto Botanico rappresentano un serbatoio di materiale vegetale utilizzato a scopo di ricerca dai docenti della Sezione di Biologia Vegetale del Dipartimento delle Scienze Biologiche.
Inglobato nell’Orto botanico, sin dalla fondazione del giardino, è il Castello. Si tratta di un edificio risalente al XVI o al XVII secolo, caratterizzato da una struttura quadrangolare con quattro torri merlate. Per molto tempo, e fino alla realizzazione del nuovo Istituto di Botanica, tale struttura è stata sede dell’attività didattica; infatti vi erano il laboratorio, il Museo, l’Erbario e la Biblioteca.
Attualmente, nel castello si svolgono attività tecniche e amministrative legate all’Orto e i suoi locali ospitano vari uffici, un’officina, alcuni magazzini e il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica.