Quello che non sai sul Teatro San Carlo
| In città
MeMus, orologio, statua di Partenope e specchi inclinati
Il Teatro San Carlo, voluto fortemente da Carlo di Borbone, è il più antico teatro d'opera in Europa. Accanto a questo maestoso teatro, è possibile visitare il MeMus (Memoria e Museo), che ripercorre la storia del San Carlo stesso e dell'opera italiana in generale.
In esposizione ci sono strumenti musicali, fotografie, costumi e documenti d'epoca, che, grazie anche a un archivio musicale audio e immagini videoproiettate accrescono l’esperienza della visita. Nel 1980 fu scoperto lo stemma originario del Regno delle due Sicilie presente sotto l’arco del proscenio; un curioso particolare è l'orologio ivi posto dal meccanismo invertito: le figure allegoriche del Tempo e le Ore fanno da lancette fisse su un quadrante che ruota.
Il teatro San Carlo sorge addossato al lato nord del Palazzo Reale con il quale comunica attraverso una porta, che si apre proprio alle spalle del palco reale, in modo che il re potesse recarsi agli spettacoli senza essere costretto a scendere in strada, in mezzo alla folla. I lavori furono ultimati in circa otto mesi con annesso un palco reale capace di ospitare dieci persone, per una capienza complessiva di circa 1400 posti. Il progetto prevedeva la costruzione su una pianta a forma di ferro di cavallo, il modello più antico al mondo per il teatro all'italiana.
Sulla sommità della facciata del San Carlo c’è un gruppo scultoreo, la Triade di Partenope, che secondo il mito era la sirena che incoronava musicisti e poeti; tale opera d’arte fu distrutta da un fulmine e da infiltrazioni d’acqua, ma fu poi restaurata e ricollocata dove era in origine.
Altra curiosità del Teatro San Carlo sono gli specchi nelle pareti laterali dei palchi, inclinati in modo tale da riflettere il palco reale; tali installazioni erano dovute ad una regola non scritta: ogni spettatore non poteva applaudire o chiedere un bis prima del re.
Voi conoscevate queste particolarità sul teatro più bello del mondo?
In esposizione ci sono strumenti musicali, fotografie, costumi e documenti d'epoca, che, grazie anche a un archivio musicale audio e immagini videoproiettate accrescono l’esperienza della visita. Nel 1980 fu scoperto lo stemma originario del Regno delle due Sicilie presente sotto l’arco del proscenio; un curioso particolare è l'orologio ivi posto dal meccanismo invertito: le figure allegoriche del Tempo e le Ore fanno da lancette fisse su un quadrante che ruota.
Il teatro San Carlo sorge addossato al lato nord del Palazzo Reale con il quale comunica attraverso una porta, che si apre proprio alle spalle del palco reale, in modo che il re potesse recarsi agli spettacoli senza essere costretto a scendere in strada, in mezzo alla folla. I lavori furono ultimati in circa otto mesi con annesso un palco reale capace di ospitare dieci persone, per una capienza complessiva di circa 1400 posti. Il progetto prevedeva la costruzione su una pianta a forma di ferro di cavallo, il modello più antico al mondo per il teatro all'italiana.
Sulla sommità della facciata del San Carlo c’è un gruppo scultoreo, la Triade di Partenope, che secondo il mito era la sirena che incoronava musicisti e poeti; tale opera d’arte fu distrutta da un fulmine e da infiltrazioni d’acqua, ma fu poi restaurata e ricollocata dove era in origine.
Altra curiosità del Teatro San Carlo sono gli specchi nelle pareti laterali dei palchi, inclinati in modo tale da riflettere il palco reale; tali installazioni erano dovute ad una regola non scritta: ogni spettatore non poteva applaudire o chiedere un bis prima del re.
Voi conoscevate queste particolarità sul teatro più bello del mondo?