Museo Orientale Umberto Scerrato
| In città
Manufatti, pezzi d'antiquariato e altri reperti orientali
Il Museo Orientale Umberto Scerrato è un ente didattico dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale", costituito da un vasto centro museale, da una biblioteca e da un laboratorio archeologico.
Grande rilievo è stato dato al medio oriente, su cui verte l’argomento portante del museo, intitolato alla memoria del prof. Umberto Scerrato, archeologo e docente di archeologia e storia dell’arte musulmana. Egli negli anni ’70, acquistò sul mercato antiquario ceramiche e metalli islamici relativi all'area iranica, senza contare che l’Istituto Universitario Orientale era già in possesso di sette stele funerarie egiziane, donate da Paul Balog negli anni ’60. A lungo questi materiali sono rimasti custoditi nel Seminario di archeologia orientale e in quello di arabistica, poi con il trasferimento dei Dipartimenti di orientalistica, nella sede di Palazzo Corigliano, i reperti orientali vennero conservati nella biblioteca di studi asiatici.
Esemplari per esplicitare la funzione didattica del museo sono i quattro plastici: due raffiguranti architetture sud arabiche e due rappresentanti monumenti scavati da Umberto Scerrato nel Sistan, in Iran, ma anche in Mesopotamia. I manufatti esposti nelle teche sono circa 300 e provengono da epoche antichissime, risalenti persino a 7000 anni. I luoghi di provenienza sono diversi, infatti oltre alla sezione principale dell’allestimento relativa alla zona islamica, sono visibili dei pezzi risalenti all’antico Egitto ed alcune porcellane cinesi, ma anche interessanti reperti provenienti dall'Africa.
Accanto al museo vi è un laboratorio archeologico, con una avanzata struttura informatica, adibito allo studio accademico dei reperti. Attraverso un indice interattivo, un catalogo bilingue e diversi video dedicati ai sigilli è possibile scoprire come venivano utilizzati questi antichi strumenti, oltre ad avere la possibilità di consultare le documentazioni delle fasi di restauro relative ad ogni pezzo.
Voi avete mai visitato questo museo?
Grande rilievo è stato dato al medio oriente, su cui verte l’argomento portante del museo, intitolato alla memoria del prof. Umberto Scerrato, archeologo e docente di archeologia e storia dell’arte musulmana. Egli negli anni ’70, acquistò sul mercato antiquario ceramiche e metalli islamici relativi all'area iranica, senza contare che l’Istituto Universitario Orientale era già in possesso di sette stele funerarie egiziane, donate da Paul Balog negli anni ’60. A lungo questi materiali sono rimasti custoditi nel Seminario di archeologia orientale e in quello di arabistica, poi con il trasferimento dei Dipartimenti di orientalistica, nella sede di Palazzo Corigliano, i reperti orientali vennero conservati nella biblioteca di studi asiatici.
Esemplari per esplicitare la funzione didattica del museo sono i quattro plastici: due raffiguranti architetture sud arabiche e due rappresentanti monumenti scavati da Umberto Scerrato nel Sistan, in Iran, ma anche in Mesopotamia. I manufatti esposti nelle teche sono circa 300 e provengono da epoche antichissime, risalenti persino a 7000 anni. I luoghi di provenienza sono diversi, infatti oltre alla sezione principale dell’allestimento relativa alla zona islamica, sono visibili dei pezzi risalenti all’antico Egitto ed alcune porcellane cinesi, ma anche interessanti reperti provenienti dall'Africa.
Accanto al museo vi è un laboratorio archeologico, con una avanzata struttura informatica, adibito allo studio accademico dei reperti. Attraverso un indice interattivo, un catalogo bilingue e diversi video dedicati ai sigilli è possibile scoprire come venivano utilizzati questi antichi strumenti, oltre ad avere la possibilità di consultare le documentazioni delle fasi di restauro relative ad ogni pezzo.
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