Napoli Sotterranea - Alla scoperta del sottosuolo partenopeo
| In città
Insieme di cunicoli per uno straordinario percorso nel sottosuolo partenopeo
Sono tantissime le persone che ogni anno, anche per più volte all’anno, visitano questo sotterraneo ricco di passaggi segreti e pervaso da un'atmosfera mistica.
Ci sono due possibili ingressi per accedere a Napoli sotterranea: uno situato di fronte a Palazzo Reale e a Piazza del Plebiscito, vicinissimo alla Galleria Umberto I, al Teatro San Carlo e al Maschio Angioino; l’altro, invece, collocato all’interno del centro storico.
In entrambi i casi, una volta entrati, si scenderà a 40 mt. di profondità, nel cuore di Napoli sotterranea. Sono presenti alcuni rifugi antiaerei risalenti alla Seconda Guerra Mondiale; da non perdere la visita al Museo della Guerra, agli Orti Ipogei e alla Stazione Sismica “Arianna”. Di notevole ingegno è la pizzeria geotermica, sorta dove c’era un antico forno romano, sotto le volte del convento teatino di San Paolo Maggiore, a due passi dall’antica agorà, l’attuale Piazza San Gaetano. Inoltre, è consentita la visita gratuita all’antico Teatro greco-romano; bisogna considerare che il tufo giallo napoletano conferisce alla roccia straordinarie capacità di isolamento termico, con alto controllo dell’umidità.
Tra le curiosità da segnalare, c’è la Stanza di Filomena, dove la signorina suddetta ospitava i propri clienti-amanti durante la seconda guerra mondiale, per dar libero sfogo alle loro follie d’amore. Numerosi i graffiti e i resti di arredi ed anche vari oggetti, che sono stati conservati in ottimo stato, fino ai giorni nostri. La LAES (Libera Associazione Escursionisti Sottosuolo) costituita nel 1988, ad opera del fondatore Michele Quaranta, è stata la prima associazione a proporre visite guidate nella Napoli sotterranea, al fine di valorizzare e divulgare la conoscenza di questo prezioso patrimonio artistico e culturale.
L'associazione conduce i visitatori anche verso la scoperta di vecchi acquedotti rispettivamente di epoca greca e romana; si tratta principalmente dell'Acquedotto della Bolla e dell'Acquedotto Augusteo, importanti testimonianze di vita del sottosuolo partenopeo. È sconsigliato, a chi soffre di claustrofobia e ai bambini, addentrarsi in Napoli sotterranea, perché per lunghi tratti la visibilità è scarsa, la pressione atmosferica bassa e gli spazi molto stretti. Senza contare il percorso facoltativo, in uno dei cunicoli più angusti di Napoli sotterranea, ma altrettanto suggestivi, che si può intraprendere solo dopo essersi muniti di una candela; tutti in fila indiana e ben uniti si proseguirà verso l’uscita.
In occasioni speciali viene reso libero l’ingresso a Napoli sotterranea, come in occasione dell’evento culturale “Maggio dei monumenti”, che raggiunge sempre cifre record di visitatori.
Ci sono due possibili ingressi per accedere a Napoli sotterranea: uno situato di fronte a Palazzo Reale e a Piazza del Plebiscito, vicinissimo alla Galleria Umberto I, al Teatro San Carlo e al Maschio Angioino; l’altro, invece, collocato all’interno del centro storico.
In entrambi i casi, una volta entrati, si scenderà a 40 mt. di profondità, nel cuore di Napoli sotterranea. Sono presenti alcuni rifugi antiaerei risalenti alla Seconda Guerra Mondiale; da non perdere la visita al Museo della Guerra, agli Orti Ipogei e alla Stazione Sismica “Arianna”. Di notevole ingegno è la pizzeria geotermica, sorta dove c’era un antico forno romano, sotto le volte del convento teatino di San Paolo Maggiore, a due passi dall’antica agorà, l’attuale Piazza San Gaetano. Inoltre, è consentita la visita gratuita all’antico Teatro greco-romano; bisogna considerare che il tufo giallo napoletano conferisce alla roccia straordinarie capacità di isolamento termico, con alto controllo dell’umidità.
Tra le curiosità da segnalare, c’è la Stanza di Filomena, dove la signorina suddetta ospitava i propri clienti-amanti durante la seconda guerra mondiale, per dar libero sfogo alle loro follie d’amore. Numerosi i graffiti e i resti di arredi ed anche vari oggetti, che sono stati conservati in ottimo stato, fino ai giorni nostri. La LAES (Libera Associazione Escursionisti Sottosuolo) costituita nel 1988, ad opera del fondatore Michele Quaranta, è stata la prima associazione a proporre visite guidate nella Napoli sotterranea, al fine di valorizzare e divulgare la conoscenza di questo prezioso patrimonio artistico e culturale.
L'associazione conduce i visitatori anche verso la scoperta di vecchi acquedotti rispettivamente di epoca greca e romana; si tratta principalmente dell'Acquedotto della Bolla e dell'Acquedotto Augusteo, importanti testimonianze di vita del sottosuolo partenopeo. È sconsigliato, a chi soffre di claustrofobia e ai bambini, addentrarsi in Napoli sotterranea, perché per lunghi tratti la visibilità è scarsa, la pressione atmosferica bassa e gli spazi molto stretti. Senza contare il percorso facoltativo, in uno dei cunicoli più angusti di Napoli sotterranea, ma altrettanto suggestivi, che si può intraprendere solo dopo essersi muniti di una candela; tutti in fila indiana e ben uniti si proseguirà verso l’uscita.
In occasioni speciali viene reso libero l’ingresso a Napoli sotterranea, come in occasione dell’evento culturale “Maggio dei monumenti”, che raggiunge sempre cifre record di visitatori.