La biblioteca dell'Acquario di Napoli
| In città
Libreria storica e sala di lettura divinamente affrescata
La Stazione Zoologica Anton Dohrn è una delle più autorevoli istituzioni scientifiche cittadine presenti a Napoli, affiancandone altre altrettanto importanti, tra cui il Real Orto Botanico e l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte.
La Stazione è formata da più spazi espositivi, ognuno con un'ambientazione particolare: acquario, erbario, archivio storico, biblioteca e collezione zoologica. In questo articolo scopriremo nel dettaglio le origini e la struttura della biblioteca dell’Acquario di Napoli.
Essa fu fondata nel 1873, grazie alla donazione del primo nucleo di testi scientifici da parte di Anton Dohrn, e oggi può vantare un patrimonio di oltre 90.000 volumi. La libreria è stata adibita a biblioteca storica e a sala di lettura, le cui pareti sono state affrescate dal pittore tedesco Hans von Marées, in collaborazione con Adolf von Hildebrand, scultore suo fedele amico.
Essi scelsero come protagonisti delle proprie opere artistiche i pescatori napoletani, selezionando le figure virili più sensuali e possenti. Gli affreschi seguono tutti il filo tematico conduttore della pesca e sono disposti in gruppo sulle varie pareti della biblioteca:
Sulla parete ovest troviamo raffigurati alcuni pescatori intenti a caricare delle reti sulla barca, in particolare c’è un uomo chinato che è simile alla figura dipinta da Raffaello nell'arazzo per la Cappella Sistina “La pesca miracolosa”.
Sulla parete nord ci sono pescatori che remano stando in piedi su di una barca, con addosso abiti moderni, soprattutto il capo del battello è facilmente riconoscibile dalla sciarpa rossa che tiene legata in vita.
Sulla parete sud, invece, sono raffigurati giovani nudi immersi in un aranceto, come simbolo delle tre fasi di crescita dell'uomo: il bambino disteso (la giovinezza), l'adulto in piedi (la maturità), il vecchio piegato (la vecchiaia); inoltre questi tre personaggi rivestono anche un significato allegorico: il riposo e il gioco (il bambino), l'amore ed il piacere (l'uomo), il lavoro e la fatica (il vecchio).
Sulla parete est è possibile ammirare un affresco che mostra l'acquario ancora in fase di costruzione e vari personaggi seduti intorno ad un tavolino, tra cui: Anton Dohrn, fondatore dell'Aquarium di Napoli; Nikolaus Kleinenberg, zoologo tedesco; Charles Grant, scrittore inglese; il pittore tedesco Hans von Marées; infine, Adolf von Hildebrand, scultore che contribuì ad affrescare la sala di lettura.
Un vero spettacolo architettonico e pittorico, che ha reso questa istituzione scientifica partenopea un patrimonio dal valore inestimabile.
Voi avete mai visitato la biblioteca?
La Stazione è formata da più spazi espositivi, ognuno con un'ambientazione particolare: acquario, erbario, archivio storico, biblioteca e collezione zoologica. In questo articolo scopriremo nel dettaglio le origini e la struttura della biblioteca dell’Acquario di Napoli.
Essa fu fondata nel 1873, grazie alla donazione del primo nucleo di testi scientifici da parte di Anton Dohrn, e oggi può vantare un patrimonio di oltre 90.000 volumi. La libreria è stata adibita a biblioteca storica e a sala di lettura, le cui pareti sono state affrescate dal pittore tedesco Hans von Marées, in collaborazione con Adolf von Hildebrand, scultore suo fedele amico.
Essi scelsero come protagonisti delle proprie opere artistiche i pescatori napoletani, selezionando le figure virili più sensuali e possenti. Gli affreschi seguono tutti il filo tematico conduttore della pesca e sono disposti in gruppo sulle varie pareti della biblioteca:
Sulla parete ovest troviamo raffigurati alcuni pescatori intenti a caricare delle reti sulla barca, in particolare c’è un uomo chinato che è simile alla figura dipinta da Raffaello nell'arazzo per la Cappella Sistina “La pesca miracolosa”.
Sulla parete nord ci sono pescatori che remano stando in piedi su di una barca, con addosso abiti moderni, soprattutto il capo del battello è facilmente riconoscibile dalla sciarpa rossa che tiene legata in vita.
Sulla parete sud, invece, sono raffigurati giovani nudi immersi in un aranceto, come simbolo delle tre fasi di crescita dell'uomo: il bambino disteso (la giovinezza), l'adulto in piedi (la maturità), il vecchio piegato (la vecchiaia); inoltre questi tre personaggi rivestono anche un significato allegorico: il riposo e il gioco (il bambino), l'amore ed il piacere (l'uomo), il lavoro e la fatica (il vecchio).
Sulla parete est è possibile ammirare un affresco che mostra l'acquario ancora in fase di costruzione e vari personaggi seduti intorno ad un tavolino, tra cui: Anton Dohrn, fondatore dell'Aquarium di Napoli; Nikolaus Kleinenberg, zoologo tedesco; Charles Grant, scrittore inglese; il pittore tedesco Hans von Marées; infine, Adolf von Hildebrand, scultore che contribuì ad affrescare la sala di lettura.
Un vero spettacolo architettonico e pittorico, che ha reso questa istituzione scientifica partenopea un patrimonio dal valore inestimabile.
Voi avete mai visitato la biblioteca?
-
Funiculì, Funiculà...per muoversi facilmente in giro per Napoli
-
La Deputazione, il cancello in ottone e l'altare maggiore
-
Il teatro romano di Neapolis sotto Vico cinque Santi: la storia "inglobata"
-
Alla scoperta dei castelli più belli del capoluogo partenopeo
-
Via Toledo con i suoi imponenti palazzi, i suoi negozi e i caffè
-
Cosa fare e vedere a Napoli stazione per stazione