Fondo Aosta della Biblioteca Nazionale
| In città
In viaggio in Africa con Elena d’Orleans, la duchessa d’Aosta
Il Fondo Aosta, donato alla Biblioteca Nazionale di Napoli nel 1947 dalla duchessa Elena d'Orleans, esprime chiaramente le correnti letterarie, politiche, culturali che si sono susseguite tra il XIX-XX secolo in tutta Europa.
Elena d'Aosta aveva realizzato una biblioteca, all'interno dei suoi appartamenti privati a Capodimonte, suddivisa in varie sale.
Ognuna di esse conteneva opere di varie materie: storia, scienze sociali e applicate, letteratura, geografia, arte, etc... Oltre a pubblicazioni periodiche sia italiane che straniere; un secondo settore è dedicato alle opere più antiche, risalenti al secolo XVI, e ci sono anche alcune opere su Napoli.
Un'altra sala è stata riempita solo con romanzi francesi, tra cui è possibile trovare anche testi di letteratura per ragazzi, insieme a più di mille volumi prevalentemente anche in lingua inglese, con argomenti centrali i viaggi e le cacce svolte nel continente africano.
Altri due importanti nuclei librari del Fondo Aosta sono la Collezione Coloniale e la Raccolta Riggio, acquisiti dalla Biblioteca Nazionale di Napoli per incrementare le opere africane preesistenti e consultabili all'interno della Sala Africa.
Oltre ai numerosi libri, si possono trovare animali tassidermizzati, trofei di caccia, idoli, gong, oggetti dell'artigianato indigeno, asce, pugnali, lance, fucili e una raccolta di fantastici minerali. Non passa inosservata la lastra con iscrizione rupestre, proveniente dal Sahara algerino, circondata da alcuni reperti preistorici del popolo Inca, serbati in una cassetta di legno, donata dal Console di Bolivia a Elena d'Orleans.
Infine il Fondo d'aosta contiene una bellissima raccolta fotografica con ben 9800 foto, compresi i negativi su lastra; le fotografie sono incorniciate e furono scattate in occasione di reportage di safari e di altri viaggi africani. Non mancano raccolte di foto relative a momenti di vita privata della famiglia, ma anche altre celebrative dell'attività umanitaria svolta dalla Duchessa in favore della Croce Rossa Italiana.
Elena d'Aosta aveva realizzato una biblioteca, all'interno dei suoi appartamenti privati a Capodimonte, suddivisa in varie sale.
Ognuna di esse conteneva opere di varie materie: storia, scienze sociali e applicate, letteratura, geografia, arte, etc... Oltre a pubblicazioni periodiche sia italiane che straniere; un secondo settore è dedicato alle opere più antiche, risalenti al secolo XVI, e ci sono anche alcune opere su Napoli.
Un'altra sala è stata riempita solo con romanzi francesi, tra cui è possibile trovare anche testi di letteratura per ragazzi, insieme a più di mille volumi prevalentemente anche in lingua inglese, con argomenti centrali i viaggi e le cacce svolte nel continente africano.
Altri due importanti nuclei librari del Fondo Aosta sono la Collezione Coloniale e la Raccolta Riggio, acquisiti dalla Biblioteca Nazionale di Napoli per incrementare le opere africane preesistenti e consultabili all'interno della Sala Africa.
Oltre ai numerosi libri, si possono trovare animali tassidermizzati, trofei di caccia, idoli, gong, oggetti dell'artigianato indigeno, asce, pugnali, lance, fucili e una raccolta di fantastici minerali. Non passa inosservata la lastra con iscrizione rupestre, proveniente dal Sahara algerino, circondata da alcuni reperti preistorici del popolo Inca, serbati in una cassetta di legno, donata dal Console di Bolivia a Elena d'Orleans.
Infine il Fondo d'aosta contiene una bellissima raccolta fotografica con ben 9800 foto, compresi i negativi su lastra; le fotografie sono incorniciate e furono scattate in occasione di reportage di safari e di altri viaggi africani. Non mancano raccolte di foto relative a momenti di vita privata della famiglia, ma anche altre celebrative dell'attività umanitaria svolta dalla Duchessa in favore della Croce Rossa Italiana.
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