Villa Floridiana e Museo Duca di Martina

- Sulla collina del Vomero tra via Cimarosa e via Aniello Falcone
All'architetto toscano Niccolini fu affidato il compito di riadattare in stile neoclassico la preesistente costruzione, e di ampliare i giardini con più di 150 specie vegetali: questo specifico lavoro fu seguito da Friedrich Dehnhardt, all'epoca direttore dell'Orto Botanico di Napoli.
Al termine dei lavori nel 1819, il complesso comprendeva due ville (Villa Floridia e Villa Lucia, e separate da un vallone), un teatrino all'aperto, un tempietto circolare a colonne doriche e cupola, finte rovine, fontane, statue e serre, tutto in stile neoclassico.
Acquistata dallo stato nel 1919, divenne dal 1931 la sede delle esposizioni delle più grandi e antiche collezioni di arti decorative europee e orientali (oltre 6000 pezzi), donate dal duca di Martina alla città di Napoli. Oggi il parco è il luogo preferito dai vomeresi per rifugiarsi e allontanarsi dal caos cittadino: ideale per una passeggiata domenicale, o per portarci i bambini, ospita sempre più frequentemente grandi eventi culturali, come spettacoli, rassegne teatrali, musicali e tante altre iniziative di richiamo.
Il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli, è sede dal 1931 di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre 6000 opere di manifattura occidentale ed orientale ( XII al XIX secolo), il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La raccolta, che dà il nome al Museo, è stata costituita nella seconda metà dell’Ottocento, da Placido de Sangro, duca di Martina e donata nel 1911 alla città di Napoli.