Villa Floridiana e Museo Duca di Martina
| In città
Sulla collina del Vomero tra via Cimarosa e via Aniello Falcone
Aperta tutti giorni dalla mattina a un'ora prima del tramonto, offre una splendida vista sul golfo di Napoli. La villa risale alla prima metà del XVIII secolo, e nel 1816 Ferdinando I di Borbone la acquistò per regalarla come residenza di villeggiatura alla moglie morganatica, Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, da cui il nome di Floridiana.
All'architetto toscano Niccolini fu affidato il compito di riadattare in stile neoclassico la preesistente costruzione, e di ampliare i giardini con più di 150 specie vegetali: questo specifico lavoro fu seguito da Friedrich Dehnhardt, all'epoca direttore dell'Orto Botanico di Napoli.
Al termine dei lavori nel 1819, il complesso comprendeva due ville (Villa Floridia e Villa Lucia, e separate da un vallone), un teatrino all'aperto, un tempietto circolare a colonne doriche e cupola, finte rovine, fontane, statue e serre, tutto in stile neoclassico.
Acquistata dallo stato nel 1919, divenne dal 1931 la sede delle esposizioni delle più grandi e antiche collezioni di arti decorative europee e orientali (oltre 6000 pezzi), donate dal duca di Martina alla città di Napoli. Oggi il parco è il luogo preferito dai vomeresi per rifugiarsi e allontanarsi dal caos cittadino: ideale per una passeggiata domenicale, o per portarci i bambini, ospita sempre più frequentemente grandi eventi culturali, come spettacoli, rassegne teatrali, musicali e tante altre iniziative di richiamo.
Il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli, è sede dal 1931 di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre 6000 opere di manifattura occidentale ed orientale ( XII al XIX secolo), il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La raccolta, che dà il nome al Museo, è stata costituita nella seconda metà dell’Ottocento, da Placido de Sangro, duca di Martina e donata nel 1911 alla città di Napoli.
All'architetto toscano Niccolini fu affidato il compito di riadattare in stile neoclassico la preesistente costruzione, e di ampliare i giardini con più di 150 specie vegetali: questo specifico lavoro fu seguito da Friedrich Dehnhardt, all'epoca direttore dell'Orto Botanico di Napoli.
Al termine dei lavori nel 1819, il complesso comprendeva due ville (Villa Floridia e Villa Lucia, e separate da un vallone), un teatrino all'aperto, un tempietto circolare a colonne doriche e cupola, finte rovine, fontane, statue e serre, tutto in stile neoclassico.
Acquistata dallo stato nel 1919, divenne dal 1931 la sede delle esposizioni delle più grandi e antiche collezioni di arti decorative europee e orientali (oltre 6000 pezzi), donate dal duca di Martina alla città di Napoli. Oggi il parco è il luogo preferito dai vomeresi per rifugiarsi e allontanarsi dal caos cittadino: ideale per una passeggiata domenicale, o per portarci i bambini, ospita sempre più frequentemente grandi eventi culturali, come spettacoli, rassegne teatrali, musicali e tante altre iniziative di richiamo.
Il Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli, è sede dal 1931 di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative. Comprende oltre 6000 opere di manifattura occidentale ed orientale ( XII al XIX secolo), il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche. La raccolta, che dà il nome al Museo, è stata costituita nella seconda metà dell’Ottocento, da Placido de Sangro, duca di Martina e donata nel 1911 alla città di Napoli.
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