Il teatro romano sotto vico Cinque Santi
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Il teatro romano di Neapolis sotto Vico cinque Santi: la storia "inglobata"
Il Teatro romano di Neapolis recentemente scoperto nel sottosuolo del pittoresco vico Cinque Santi, nella zona dei decumani, ha attraversato diverse epoche e utilizzi.
Il teatro romano di Neapolis era scoperto, differentemente dal classico Odeion, e quel che ne rimane è la traccia di ristrutturazioni e rifacimenti avvenuti durante l'età flavia (I secolo) e nel II secolo. Nessuna testimonianza della struttura originaria che avrebbe addirittura accolto delle performances retoriche di Nerone. Con la caduta dell'Impero romano gli spettacoli teatrali perdono d'interesse e il teatro viene abbandonato, pare anche a causa di un'alluvione successiva. Durante il medioevo la situazione non cambia, anzi il teatro cambia destinazione d'uso e viene riutilizzato come piccola necropoli prima (700 d.C. circa) e come discarica poi. Tra il 1400 e il 1600 il vecchio teatro viene letteralmente inglobato da edifici costruiti proprio intorno e definitivamente ostacolato dall'apertura proprio di vico Cinque Santi, da cui oggi vi si può accedere.
L'accesso al teatro greco-romano è una delle principali attrattive del sito: si accede infatti da un pittoresco ingresso in un basso di vico Cinque Santi. Precisamente, bisogna attraversare una botola che conduce al teatro: questi sotterranei erano stati utilizzati dal proprietario del basso come cantina; la botola era sistemata proprio sotto al suo letto. "Purtroppo", la scoperta di laterizio aveva insospettito archeologi e dirigenti comunali che hanno così disposto l'esproprio e la nuova destinazione d'uso. L'ingresso alla cavea è invece in via San Paolo, il vicolo accanto alla pizzeria De Matteo: bisogna entrare in un'antica bottega all'interno di un cortile di un palazzo di origini quattrocentesche. Altre testimonianze della presenza del teatro si trovano in via Anticaglia dove sono visibili all'esterno due massicce arcate, anche queste inglobate dagli edifici esistenti.
Una passeggiata nello stretto vico Cinque Santi, nella zona compresa tra via Anticaglia, via San Paolo e vico Giganti, nella zona dei decumani e delle pizzerie.
Da teatro a discarica
Il teatro romano di Neapolis era scoperto, differentemente dal classico Odeion, e quel che ne rimane è la traccia di ristrutturazioni e rifacimenti avvenuti durante l'età flavia (I secolo) e nel II secolo. Nessuna testimonianza della struttura originaria che avrebbe addirittura accolto delle performances retoriche di Nerone. Con la caduta dell'Impero romano gli spettacoli teatrali perdono d'interesse e il teatro viene abbandonato, pare anche a causa di un'alluvione successiva. Durante il medioevo la situazione non cambia, anzi il teatro cambia destinazione d'uso e viene riutilizzato come piccola necropoli prima (700 d.C. circa) e come discarica poi. Tra il 1400 e il 1600 il vecchio teatro viene letteralmente inglobato da edifici costruiti proprio intorno e definitivamente ostacolato dall'apertura proprio di vico Cinque Santi, da cui oggi vi si può accedere.
Ingresso "caratteristico"
L'accesso al teatro greco-romano è una delle principali attrattive del sito: si accede infatti da un pittoresco ingresso in un basso di vico Cinque Santi. Precisamente, bisogna attraversare una botola che conduce al teatro: questi sotterranei erano stati utilizzati dal proprietario del basso come cantina; la botola era sistemata proprio sotto al suo letto. "Purtroppo", la scoperta di laterizio aveva insospettito archeologi e dirigenti comunali che hanno così disposto l'esproprio e la nuova destinazione d'uso. L'ingresso alla cavea è invece in via San Paolo, il vicolo accanto alla pizzeria De Matteo: bisogna entrare in un'antica bottega all'interno di un cortile di un palazzo di origini quattrocentesche. Altre testimonianze della presenza del teatro si trovano in via Anticaglia dove sono visibili all'esterno due massicce arcate, anche queste inglobate dagli edifici esistenti.
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