Sul set di Scusate il ritardo
| In città
Ecco dove furono girate le scene del film "Scusate il ritardo" di Massimo Troisi
Talvolta, l'inverno riserva a Napoli particolari giornate illuminate da una insolita luce dicembrina, che mitiga la malinconia della stagione e fa riemergere ricordi di un tempo, come accade passeggiando per via Crispi.
Tonino: Vincé, io mi uccido, meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora.
Vincenzo: Tonì, che ne saccio io da pechere o do lione, fà 50 juorne da orsacchiotto.
Vincenzo: Tonì, ijammuncenne 'a casa, sta chiuenne.
Tonino: Non fa niente, tengo l'impermeabile.
Vincenzo: è, tu 'o tieni, io tengo 'o vestito buone, che nun è manco 'o mio
Facciamo due passi. La debole eppur resistente luce che si staglia sulle facciate dei palazzi di Via Crispi, provoca un'improvviso senso nostalgico, intriso chissà perchè, di un sorridente ottimismo. Siamo all'altezza delle scale dove furono girate le memorabili scene del secondo film di Massimo Troisi, "Scusate il ritardo". Passeggiando per l'elegante via del quartiere Chiaia, ci si imbatte nelle scale che hanno fatto da cornice ad alcuni dialoghi tra Vincenzo e Tonino, rispettivamente Massimo Troisi e Lello Arena nel film, "Scusate il ritardo", 1982. Si trovano precisamente in via Andrea Mariconda, e su quei gradini venne immortalata la sofferenza sentimentale di Tonino che si sfoga con l'amico Vincenzo, senza curarsi minimamente del diluvio in atto. "Scusate il ritardo" è il secondo film di Troisi. Il ritardo è riferito all'intervallo di tempo fra questo ed il primo film "Ricomincio da tre" e alle asincronie dell'amore. Numerosi premi tra cui il David di Donatello per il miglior attore non protagonista a Lello Arena e anche per la migliore attrice non protagonista a Lina Polito. A Troisi la Maschera d'Argento, il Premio UBU, il Biglietto d'oro per l'incasso della stagione 1982-1983 e il Premio De Sica.
Tonino: Vincé, io mi uccido, meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora.
Vincenzo: Tonì, che ne saccio io da pechere o do lione, fà 50 juorne da orsacchiotto.
Vincenzo: Tonì, ijammuncenne 'a casa, sta chiuenne.
Tonino: Non fa niente, tengo l'impermeabile.
Vincenzo: è, tu 'o tieni, io tengo 'o vestito buone, che nun è manco 'o mio
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