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A spasso per Santa Lucia


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Il borgo di Santa Lucia

Il borgo di Santa Lucia

Il borgo di Santa Lucia
L'odierno borgo antistante il lungomare dove è nata la città di Partenope
La storia di Santa Lucia coincide con la storia di Napoli. Partenope fu fondata sul monte Echia dai Cumani, nell’ VIII secolo a.c., praticamente in cima a via Monte di Dio, una delle principali strade del quartiere
Nel VI secolo a.C., la parte sottostante fu chiamata Neapolis, la nuova zona urbana, mentre quella più antica venne chiamata Palepolis (città vecchia). Attività economica rediletta degli abitanti di questa parte di Napoli è sempre stata la pesca, insieme al commercio e alle attività portuali, dai tempi degli imperatori romani fino a tempi più o meno recenti. La zona ha sempre mantenuto una particolare atmosfera, favorita dallo splendido scenario, su cui si posizionavano folle di laboriosi pescatori. Particolarmente cara ai vicerè spagnoli, Santa Lucia divenne presto un grazioso borgo, sede di artigiani e meta di viaggiatori e acquirenti.
Lavori urbanistici modificarono la morfologia della zona trasformando un semplice borgo di pescatori e commercianti in uno dei siti più prestigiosi dell'epoca. Il fascino della località non si sottrasse agli itinerari del Grand Tour, il turismo d'elite organizzato nel corso del settecento: i principi di Francavilla vi costruirono un casino nei pressi di via Chiatamone, di cui furono ospiti Giacomo Casanova e Alexandre Dumas. La storia recente del borgo di Santa Lucia principia amaramente: la colmata a mare, il cui progetto fu dell'ingegnere Luigi Lops nel 1886, aumentò la superficie urbana sottraendola al mare e cosentendo la creazione dell'attuale Rione Orsini (1919), l'apertura di un nuovo tratto di Via Partenope (poi intitolato all'irredentista Nazario Sauro). Praticamente via Santa Lucia divenne una strada interna. Tra i critici di questi interventi vi furono personalità in vista come Matilde Serao, Ferdinando Russo. Oggi la zona è sede di prestigiosissimi alberghi, tra i più belli in città, così ricercati che proprio in uno di questi, nel 1960 Ian Fleming, in città per il reportage Thrilling Cities, incontrò il gangster in esilio Lucky Luciano per intervistarlo.
Le architetture liberty e la magnificenza dei vari palazzi di queste strade ne pronunciano ancor di più la vocazione residenziale e turistica. Ma essere di Santa Lucia vuol dire anche abitare a via Egiziaca a Pizzofalcone, antica strada facente parte di un reticolato con via Solitaria e via Monte di Dio nella parte superiore, conducono attraverso vicoli e strerttoie a Monte Echia, nei pressi dell'accadaemia militare Nunziatella: da queste alture si gode uno straordinario panorama, una boccata di Napoli che consigliamo a tutti!