L'albergo dell'arte, il salone del palazzo Riario Sforza
| In città
Tra barocco e neoclassicismo
Nel cuore del centro storico di Napoli, al secondo piano di via San Giovanni Maggiore Pignatelli, pochi passi da Spaccanapoli e piazza del Gesù si trova Palazzo Riario Sforza, vero gioiello prezioso nascosto in piena vista. Il palazzo prende il nome dalla nobile famiglia napoletana Riario-Sforza che poteva vantare origini nobiliari antichissime nella famiglia Riario e quella milanese degli Sforza. Fu eretto nella prima metà di quel ‘700 napoletano così ricco di arte e cultura, con uno spiccato gusto barocco e leggere influenze neoclassiche.
Il momento di massimo splendore risale, però all’ ‘800 quando ospitò l’amatissimo Arcivescovo di Napoli Sisto Riario Sforza. Nei tre piani imponenti dispone di un livello per le botteghe (oggi quasi del tutto assenti a causa di dissesti stradali), piano nobiliare e sottotetto con di cortile centrale.
Lo stemma della famiglia Riario Sforza campeggia in un affresco sull’ingresso del palazzo. E di particolare rilevanza architettonica è il maestoso portone in piperno che collega direttamente l'edificio che affaccia su via San Giovanni Maggiore Pignatelli con il cortile interno.
Differentemente dalla facciata piuttosto anonima, gli interni nascondono vere e proprie meraviglie. Sale decorate con stucchi e motivi rococò e mobili neoclassici e specchi. Le scalinate interne sono chiuse, a rampa singola e ad un corpo solo.
Ma è il piano nobile ad aspettare lo spettatore con la massima sorpresa: un imponente salone affrescato sul soffitto e con le pareti decorate con specchi e stucchi in oro zecchino. Di questi ambienti, una parte significativa è oggi occupata dal Decumani Hotel de Charme che ne valorizza la divulgazione con le diverse attività turistiche e ricettive.
Il momento di massimo splendore risale, però all’ ‘800 quando ospitò l’amatissimo Arcivescovo di Napoli Sisto Riario Sforza. Nei tre piani imponenti dispone di un livello per le botteghe (oggi quasi del tutto assenti a causa di dissesti stradali), piano nobiliare e sottotetto con di cortile centrale.
Lo stemma della famiglia Riario Sforza campeggia in un affresco sull’ingresso del palazzo. E di particolare rilevanza architettonica è il maestoso portone in piperno che collega direttamente l'edificio che affaccia su via San Giovanni Maggiore Pignatelli con il cortile interno.
Differentemente dalla facciata piuttosto anonima, gli interni nascondono vere e proprie meraviglie. Sale decorate con stucchi e motivi rococò e mobili neoclassici e specchi. Le scalinate interne sono chiuse, a rampa singola e ad un corpo solo.
Ma è il piano nobile ad aspettare lo spettatore con la massima sorpresa: un imponente salone affrescato sul soffitto e con le pareti decorate con specchi e stucchi in oro zecchino. Di questi ambienti, una parte significativa è oggi occupata dal Decumani Hotel de Charme che ne valorizza la divulgazione con le diverse attività turistiche e ricettive.
-
La prima idea che viene in mente è la strada dei presepi
-
Una basilica costruita sui resti di un tempio greco
-
Una delle più eleganti ville nobiliari del Miglio d'Oro ai piedi del Vesuvio
-
Testimonianza dell'architettura barocca a Napoli
-
Piccoli usignoli in gabbia fonte di lustro e guadagno
-
Una chiesa nel centro storico di Napoli tra botteghe e artigiani del Presepe