Quando Napoli aveva la borsa
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La camera di commercio: arte e cultura
Subito dopo l’occupazione e annessione del Regno di Napoli al Regno d’Italia, il luogotenente Cialdini commissionò la costruzione del Palazzo della Borsa nella omonima piazza (oggi piazza Bovio). Nel 1895 terminarono i lavori e il palazzo fu inaugurato 4 anni dopo su progetto di Alfonso Guerra. Il progetto fu poi ingrandito in epoca fascista che aggiunse i due obelischi ai lati dell’ingresso centrale.
Di fronte al palazzo era collocata la fontana del Nettuno che ora fa sfoggio di sé in piazza Municipio, proprio di fronte alla sede dell’amministrazione comunale. Sul lato destro è stata posta una lapide in memoria dell’uccisione di 4 marinai e finanzieri durante le rappresaglie naziste del ‘43.
Il palazzo ha un gusto neorinascimentale, imponente con due ordini di lesene e tre piani che si alleggeriscono solo grazie alle semicolonne che interrompono le linee imponenti. L’interno è sontuoso è lustro di marmi multicolore, abbellito da due gruppi di statue bronzee che rappresentano “il genio che domina la forza”.
Nonostante l’aspetto austero, chi dovesse recarsi negli uffici della Camera di Commercio ora ospitati nella struttura, potrebbe ammirare la luce diffusa grazie a soluzioni di vetrate di gusto liberty tipico della belle epoque e all’ultimo piano un grande fregio raffigurante Hermes e Dioniso. Piccola curiosità: un edificio così bello non poteva incuriosire i cineasti, sempre alla ricerca di location interessanti.
Difatti nel 1999 vi furono girate diverse scene dello sceneggiato televisivo “Il conte di Montecristo” interpretato da Gerard Depardieu e Ornella Muti.
Di fronte al palazzo era collocata la fontana del Nettuno che ora fa sfoggio di sé in piazza Municipio, proprio di fronte alla sede dell’amministrazione comunale. Sul lato destro è stata posta una lapide in memoria dell’uccisione di 4 marinai e finanzieri durante le rappresaglie naziste del ‘43.
Il palazzo ha un gusto neorinascimentale, imponente con due ordini di lesene e tre piani che si alleggeriscono solo grazie alle semicolonne che interrompono le linee imponenti. L’interno è sontuoso è lustro di marmi multicolore, abbellito da due gruppi di statue bronzee che rappresentano “il genio che domina la forza”.
Nonostante l’aspetto austero, chi dovesse recarsi negli uffici della Camera di Commercio ora ospitati nella struttura, potrebbe ammirare la luce diffusa grazie a soluzioni di vetrate di gusto liberty tipico della belle epoque e all’ultimo piano un grande fregio raffigurante Hermes e Dioniso. Piccola curiosità: un edificio così bello non poteva incuriosire i cineasti, sempre alla ricerca di location interessanti.
Difatti nel 1999 vi furono girate diverse scene dello sceneggiato televisivo “Il conte di Montecristo” interpretato da Gerard Depardieu e Ornella Muti.
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