Il Chiostro Maiolicato di Santa Chiara
| In città
Un suggestivo sito per gli appassionati di arte e storia
A rendere questo luogo ancor più sorprendente vi è il chiostro interno con le sue bellissime maioliche, frutto dell'abilità e della qualità dell'artigianato napoletano. Risalente al 1300 è una delle mete più seguite dal turismo internazionale
Il Chiostro Maiolicato del monastero di Santa Chiara non appare così come fu edificato, bensì ha subito nei secoli vari mutamenti che lo consegnano oggi in una veste diversa dal principio. La struttura risale al 1300 ed è composta da 66 archi a sesto acuto (stilema gotico) che poggiano su 66 pilastrini in piperno (pietra lavica molto diffusa nell'edilizia storica partenopea).
Se l struttura è rimasta invariata, i cambiamenti hanno invece interessato il giardino che risulta completamente modificato. La più importante modifica è stata apportata da D. A. Vaccaro, tra il 1742 e il 1769, che ha realizzato due viali che si incontrano e dividono in quattro parti il giardino che è circondato da 64 pilastri maiolicati e decorati con scene motivi floreali e vegetali.
Le decorazioni delle maioliche si attribuiscono a Donato e Giuseppe Massa, gli artigiani che hanno lavorato al chiostro per armonizzare le architetture con la realtà circostante, natura e colori. Le decorazioni proseguono sulle sedute tra un pilastro e l'altro ed ospitano scene della vita quotidiana dell’epoca.
Sulle pareti del chiostro appaiono affreschi risalenti al 600 e raffiguranti scene dell'Antico Testamento.
Oggi il Chiostro maiolicato ospita rassegne di arte, teatro ed eventi. E' uno dei siti più apprezzati dai turisti, soprattutto stranieri, che di fronte a tanta bellezza non hanno altro da fare che spalancare gli occhi e rimanere lì ad ammirare la bravura e la tecnica dei mastri artigiani partenopei.
Il Chiostro Maiolicato del monastero di Santa Chiara non appare così come fu edificato, bensì ha subito nei secoli vari mutamenti che lo consegnano oggi in una veste diversa dal principio. La struttura risale al 1300 ed è composta da 66 archi a sesto acuto (stilema gotico) che poggiano su 66 pilastrini in piperno (pietra lavica molto diffusa nell'edilizia storica partenopea).
Se l struttura è rimasta invariata, i cambiamenti hanno invece interessato il giardino che risulta completamente modificato. La più importante modifica è stata apportata da D. A. Vaccaro, tra il 1742 e il 1769, che ha realizzato due viali che si incontrano e dividono in quattro parti il giardino che è circondato da 64 pilastri maiolicati e decorati con scene motivi floreali e vegetali.
Le decorazioni delle maioliche si attribuiscono a Donato e Giuseppe Massa, gli artigiani che hanno lavorato al chiostro per armonizzare le architetture con la realtà circostante, natura e colori. Le decorazioni proseguono sulle sedute tra un pilastro e l'altro ed ospitano scene della vita quotidiana dell’epoca.
Sulle pareti del chiostro appaiono affreschi risalenti al 600 e raffiguranti scene dell'Antico Testamento.
Oggi il Chiostro maiolicato ospita rassegne di arte, teatro ed eventi. E' uno dei siti più apprezzati dai turisti, soprattutto stranieri, che di fronte a tanta bellezza non hanno altro da fare che spalancare gli occhi e rimanere lì ad ammirare la bravura e la tecnica dei mastri artigiani partenopei.
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