Via Toledo, una passeggiata in centro
| In città
Via Toledo con i suoi imponenti palazzi, i suoi negozi e i caffè
Via Toledo ospita numerosi ed importanti Palazzi monumentali, come Palazzo Stigliano o il moderno edificio del Banco di Napoli. Ma anche tanti caffè, bistrot e negozi per lo shopping.
Voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536, Via Toledo è divenuta famosa grazie ai viaggi del Grand Tour tra 700 e 800 e ad alcune canzoni napoletane. Se in passato la strada ha visto lo svolgersi di proteste e repressioni, come quella del 15 maggio 1848 messa in atto da Ferdinando II contro i liberali napoletani in difesa della costituzione appena ottenuta, via Toledo ha conosciuto sviluppi tra gli anni trenta e la metà del XX secolo, con i lavori del "risanamento" che avrebbero portato alla realizzazione del Rione Carità (l'attuale zona dei Guantai Nuovi-via Cervantes).
La nota dolente è che tutto questo tran tran è avvenuto nelle ombre della speculazione edilizia del dopoguerra (Guarda il film di Franco Rosi "Le mani sulla città" per farti un'idea). Dal 18 ottobre del 1870 al 1980 la strada si è chiamata "Via Roma" in onore della neo-capitale del Regno d'Italia. La delibera fu firmata dall'allora Sindaco Paolo Emilio Imbriani: nessuna decisione fu così impopolare. Infatti si diffuse presto in città una strofetta che recitava: «Nu' ritto antico, e 'o proverbio se noma, dice: tutte 'e vie menano a Roma; Imbriani, 'a toja è molto diversa, non mena a Roma ma mena a Aversa» (dove infatti si trovava il famoso manicomio di Aversa, la Real Casa dei matti aperta nel 1813).
In realtà la strada ha continuato a chiamarsi così, via Roma, fino agli anni 90, quando il Sindaco Bassolino la fece ufficialmente rinominare insieme alla rivalutazione di Piazza del Plebiscito, divenuta una zona di parcheggio negli anni. La strada vede nel 2012 un significativo apporto qualitativo dato dall'inaugurazione della stazione Toledo della Metropolitana di Napoli che contribuisce alla sua veste di via di passeggio grazie alla coeva pedonalizzazione dell'area, da via Armando Diaz fino a piazza Trieste e Trento.
E come avviene per i maggiori luoghi di svago, passeggio e intrattenimento, anche in via Toledo troverete negozi di ogni tipo per lo shopping che desiderate. Grandi magazzini e piccole boutique di abbigliamento, scarpe, moda in generale. Ma ciò che vi colpirà saranno le gastronomie e tavole calde presenti nei dintorni. Un modo come un altro per avere sempre a portata di mano gli inconfondibili sapori e gli irresistibili piaceri della gastronomia napoletana.
Tornando invece tra i principali siti, monumenti e palazzi che potrete visitare, partendo da Piazza Trieste e Trento a salire fino a Piazza Dante, vi suggeriamo:
Palazzo Cirella;
Galleria Umberto I;
Palazzo Berio;
Palazzo Barbaja;
Palazzo De Sinno;
Palazzo del Banco di Napoli;
Palazzo Zevallos;
Palazzo Monaco di Lapio;
Palazzo Lieto;
Palazzo Tocco di Montemiletto;
Palazzo della Banca Nazionale del Lavoro;
Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Toledo;
Palazzo Buono;
Palazzo Cavalcanti;
Palazzo del Nunzio Apostolico;
Palazzo Trabucco;
Palazzo Mastelloni;
Palazzo dell'INA;
Palazzo Della Porta;
Chiesa di San Nicola alla Carità;
Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo;
Palazzo Doria d'Angri;
Basilica dello Spirito Santo;
Palazzo De Rosa.
foto in copertina di Maurizio Ruggiero
Voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536, Via Toledo è divenuta famosa grazie ai viaggi del Grand Tour tra 700 e 800 e ad alcune canzoni napoletane. Se in passato la strada ha visto lo svolgersi di proteste e repressioni, come quella del 15 maggio 1848 messa in atto da Ferdinando II contro i liberali napoletani in difesa della costituzione appena ottenuta, via Toledo ha conosciuto sviluppi tra gli anni trenta e la metà del XX secolo, con i lavori del "risanamento" che avrebbero portato alla realizzazione del Rione Carità (l'attuale zona dei Guantai Nuovi-via Cervantes).
La nota dolente è che tutto questo tran tran è avvenuto nelle ombre della speculazione edilizia del dopoguerra (Guarda il film di Franco Rosi "Le mani sulla città" per farti un'idea). Dal 18 ottobre del 1870 al 1980 la strada si è chiamata "Via Roma" in onore della neo-capitale del Regno d'Italia. La delibera fu firmata dall'allora Sindaco Paolo Emilio Imbriani: nessuna decisione fu così impopolare. Infatti si diffuse presto in città una strofetta che recitava: «Nu' ritto antico, e 'o proverbio se noma, dice: tutte 'e vie menano a Roma; Imbriani, 'a toja è molto diversa, non mena a Roma ma mena a Aversa» (dove infatti si trovava il famoso manicomio di Aversa, la Real Casa dei matti aperta nel 1813).
In realtà la strada ha continuato a chiamarsi così, via Roma, fino agli anni 90, quando il Sindaco Bassolino la fece ufficialmente rinominare insieme alla rivalutazione di Piazza del Plebiscito, divenuta una zona di parcheggio negli anni. La strada vede nel 2012 un significativo apporto qualitativo dato dall'inaugurazione della stazione Toledo della Metropolitana di Napoli che contribuisce alla sua veste di via di passeggio grazie alla coeva pedonalizzazione dell'area, da via Armando Diaz fino a piazza Trieste e Trento.
E come avviene per i maggiori luoghi di svago, passeggio e intrattenimento, anche in via Toledo troverete negozi di ogni tipo per lo shopping che desiderate. Grandi magazzini e piccole boutique di abbigliamento, scarpe, moda in generale. Ma ciò che vi colpirà saranno le gastronomie e tavole calde presenti nei dintorni. Un modo come un altro per avere sempre a portata di mano gli inconfondibili sapori e gli irresistibili piaceri della gastronomia napoletana.
Tornando invece tra i principali siti, monumenti e palazzi che potrete visitare, partendo da Piazza Trieste e Trento a salire fino a Piazza Dante, vi suggeriamo:
Palazzo Cirella;
Galleria Umberto I;
Palazzo Berio;
Palazzo Barbaja;
Palazzo De Sinno;
Palazzo del Banco di Napoli;
Palazzo Zevallos;
Palazzo Monaco di Lapio;
Palazzo Lieto;
Palazzo Tocco di Montemiletto;
Palazzo della Banca Nazionale del Lavoro;
Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Toledo;
Palazzo Buono;
Palazzo Cavalcanti;
Palazzo del Nunzio Apostolico;
Palazzo Trabucco;
Palazzo Mastelloni;
Palazzo dell'INA;
Palazzo Della Porta;
Chiesa di San Nicola alla Carità;
Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo;
Palazzo Doria d'Angri;
Basilica dello Spirito Santo;
Palazzo De Rosa.
foto in copertina di Maurizio Ruggiero
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