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Alla scoperta dell'Acquedotto Carolino


| Fuori Porta
  • "Ponte di Maddaloni" - gouache (cm 25 x 40; 1860 circa)

    "Ponte di Maddaloni" - gouache (cm 25 x 40; 1860 circa)

  • Acquedotto Carolino
Una grande opera che evidenzia il progresso tecnico delle antiche civiltà
Opera di ingegneria preindustriale l'Acquedotto Carolino è un bene culturale tra i più interessanti e ricchi della campania. ma anche uno dei più sconosciuti.
Progettato da Luigi Vanvitelli su commissione del re Carlo di Borbone (da cui il nomignolo "Carolino"), l'Acquedotto Carolino fu terminato nel 1770 al termine di un lavoro durato circa 16 anni. L'Acquedotto Carolino è nato per alimentare il complesso di San Leucio e garantire risorse idriche ai giardini della Reggia di Caserta (le "reali delizie").

L'acqua è prelevata dalle falde del monte Taburno, nei pressi di Bucciano (BN) e trasportata su un un tracciato lungo circa 38 chilometri. La struttura è davvero maestosa e all'epoca della sua costruzione fu riconosciuta dall'attenzione dell'Europa, come una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo. Per il recupero della nostra storia è fondamentale salvare questa opera ingegneristica monumentale dal degrado e dalla dimenticanza. 
 
Come si vede dalla piccola e graziosa gouache (cm 25 x 40; 1860 circa) "Ponte di Maddaloni" l'Acquedotto Carolino ed il suo ponte passano in una Valle chiamata "dei Maddaloni".

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