Boscoreale: Scavi archeologici e Antiquarium
Un sobborgo antico ricco di tesori da scoprire
Boscoreale è famosa soprattutto per la produzione di vino ed olio ed era sede di ville rustiche romane. Tra di esse ad oggi è visitabile solo Villa Regina, il cui cortile scoperto, delimitato da un ampio porticato, ospita una cella vinaria con ben 18 dolii.
Essa è una villa risalente al I secolo a.C., delimitata da un portico, in cui sono stati ritrovati un antico carro da trasporto, il calco di un torchio, una vasca per la premitura dell'uva e un contenitore dove raccogliere il mosto, un granaio ed una cisterna per l'acqua. Ma tanto tempo fa c’erano anche altre ville, purtroppo adesso sepolte: la Villa della Pisanella, la Villa di Publio Fannio Sinistore e le Ville di Boscotrecase e Terzigno.
Da tali ville sono stati estratti dei reperti, raccolti poi nell’Antiquarium, ancora oggi visitabile e si trova a pochi passi da Villa Regina.
L’Antiquarium di Boscoreale consente di conoscere il territorio vesuviano prima che avvenisse l'eruzione del Vesuvio del ‘79, con reperti della flora e fauna del luogo, della vita agricola e degli usi e costumi quotidiani degli abitanti.
Il percorso museale si sviluppa in un corridoio, nel quale sono esposte illustrazioni raffiguranti l'evoluzione nel corso degli anni del bosco e della palude formata dal fiume Sarno, e in due sale: la prima dedicata alla flora e alla fauna, alla cosmesi, all'allevamento, all'agricoltura e alla medicina, mentre la seconda raccoglie reperti provenienti per la maggior parte dalle ville di Boscoreale ma anche da degli altri siti vesuviani.
Famoso è il Tesoro di Boscoreale: un insieme di 108 pezzi di oreficeria, soprattutto in argento, del I secolo d.C., rinvenuto nel 1895 negli scavi della Villa romana della Pisanella. Attualmente il tesoro viene conservato presso il Museo del Louvre di Parigi; ma alcune opere appartenenti a Villa Regina sono custodite anche nel Metropolitan Museum of Art di New York e nel Museo Archeologico di Napoli, a sottolinearne il prestigio e il grande valore attribuito. Il tesoro comprende un servizio da tavola quasi completo, tre specchi in argento, più alcuni monili d'oro e venne rinvenuto nella zona che ospitava il torchio per la spremitura dell'uva.
Essa è una villa risalente al I secolo a.C., delimitata da un portico, in cui sono stati ritrovati un antico carro da trasporto, il calco di un torchio, una vasca per la premitura dell'uva e un contenitore dove raccogliere il mosto, un granaio ed una cisterna per l'acqua. Ma tanto tempo fa c’erano anche altre ville, purtroppo adesso sepolte: la Villa della Pisanella, la Villa di Publio Fannio Sinistore e le Ville di Boscotrecase e Terzigno.
Da tali ville sono stati estratti dei reperti, raccolti poi nell’Antiquarium, ancora oggi visitabile e si trova a pochi passi da Villa Regina.
L’Antiquarium di Boscoreale consente di conoscere il territorio vesuviano prima che avvenisse l'eruzione del Vesuvio del ‘79, con reperti della flora e fauna del luogo, della vita agricola e degli usi e costumi quotidiani degli abitanti.
Il percorso museale si sviluppa in un corridoio, nel quale sono esposte illustrazioni raffiguranti l'evoluzione nel corso degli anni del bosco e della palude formata dal fiume Sarno, e in due sale: la prima dedicata alla flora e alla fauna, alla cosmesi, all'allevamento, all'agricoltura e alla medicina, mentre la seconda raccoglie reperti provenienti per la maggior parte dalle ville di Boscoreale ma anche da degli altri siti vesuviani.
Famoso è il Tesoro di Boscoreale: un insieme di 108 pezzi di oreficeria, soprattutto in argento, del I secolo d.C., rinvenuto nel 1895 negli scavi della Villa romana della Pisanella. Attualmente il tesoro viene conservato presso il Museo del Louvre di Parigi; ma alcune opere appartenenti a Villa Regina sono custodite anche nel Metropolitan Museum of Art di New York e nel Museo Archeologico di Napoli, a sottolinearne il prestigio e il grande valore attribuito. Il tesoro comprende un servizio da tavola quasi completo, tre specchi in argento, più alcuni monili d'oro e venne rinvenuto nella zona che ospitava il torchio per la spremitura dell'uva.
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