Castello di Limatola, 800 anni di bellezza
C’è un castello a guardia della valle del Volturno
Il nome del castello di Limatola infatti, deriva da “limata” - in latino “limatula” - che indicava un luogo sabbioso, come il greto del fiume, appunto. Forte progettato come struttura difensiva, fu preferito come residenza per nobili e notabili fin dal XII secolo.
La struttura con imponenti mura a poligonali sorge su preesistenti edifici difensivi sanniti e longobardi. Sotto Carlo I d’Angiò, il castello di Limatola viene riammodernato con interventi imponenti, come le volte ogivali nell’antico mastio.
Nel rinascimento, poi, la famiglia dei Conti della Ratta assume il feudo di Limatola e ne abita il castello. E’ a loro che si deve l’ampliamento della cinta di mura esterna e di alcuni ambienti, di gusto decisamente più rinascimentale. Circa un secolo dopo, Francesco Gambacorta e Caterina Della Ratta effettuarono interventi sulle strutture difensive e sulla Chiesa palatina di San Nicola.
Quest'ultima mantiene, ciononostante, il portale originario in stile romanico. Nei secoli, poi si sono avvicendate diverse famiglie come feudatari del castello di Limatola tra cui i Gambacorta, i Mastelloni e i Lottieri d’Aquino.
Ciascuna di loro volle dare un segno del proprio passaggio. Ed ecco nel sei e settecento le decorazioni della Cappella e gli affreschi della foresteria con scene tratte dalla Gerusalemme Liberata.
Per non parlare del piano nobile con architetture risalenti al ‘700 con paesaggi degni del più raffinato gusto del tempo. Nel 1806 il castello di Limatola fu comprato dalla famiglia Canelli, cadendo progressivamente, ma inesorabilmente in stato di totale degrado.
Testimonianza del passaggio di re Carlo I d’Angiò e di, con la sua storia, è tuttora ambito per ospitare attività culturali di prestigio. Infatti nel 2010, dopo decenni di abbandono, il castello di Limatola, è stato restaurato e portato all’antico lustro.
Da alcuni anni, infine è tradizione consolidata ormai l’appuntamento annuale con i mercatini di natale. In un’atmosfera da fiaba, tra le mura antiche e i bastioni, migliaia sono i turisti che ogni anno affollano le stradine medioevali del Castello di Limatola.
La struttura con imponenti mura a poligonali sorge su preesistenti edifici difensivi sanniti e longobardi. Sotto Carlo I d’Angiò, il castello di Limatola viene riammodernato con interventi imponenti, come le volte ogivali nell’antico mastio.
Nel rinascimento, poi, la famiglia dei Conti della Ratta assume il feudo di Limatola e ne abita il castello. E’ a loro che si deve l’ampliamento della cinta di mura esterna e di alcuni ambienti, di gusto decisamente più rinascimentale. Circa un secolo dopo, Francesco Gambacorta e Caterina Della Ratta effettuarono interventi sulle strutture difensive e sulla Chiesa palatina di San Nicola.
Quest'ultima mantiene, ciononostante, il portale originario in stile romanico. Nei secoli, poi si sono avvicendate diverse famiglie come feudatari del castello di Limatola tra cui i Gambacorta, i Mastelloni e i Lottieri d’Aquino.
Ciascuna di loro volle dare un segno del proprio passaggio. Ed ecco nel sei e settecento le decorazioni della Cappella e gli affreschi della foresteria con scene tratte dalla Gerusalemme Liberata.
Per non parlare del piano nobile con architetture risalenti al ‘700 con paesaggi degni del più raffinato gusto del tempo. Nel 1806 il castello di Limatola fu comprato dalla famiglia Canelli, cadendo progressivamente, ma inesorabilmente in stato di totale degrado.
Testimonianza del passaggio di re Carlo I d’Angiò e di, con la sua storia, è tuttora ambito per ospitare attività culturali di prestigio. Infatti nel 2010, dopo decenni di abbandono, il castello di Limatola, è stato restaurato e portato all’antico lustro.
Da alcuni anni, infine è tradizione consolidata ormai l’appuntamento annuale con i mercatini di natale. In un’atmosfera da fiaba, tra le mura antiche e i bastioni, migliaia sono i turisti che ogni anno affollano le stradine medioevali del Castello di Limatola.