Osservatorio Vesuviano
La più antica istituzione scientifica dedicata allo studio dei vulcani
L'Osservatorio Vesuviano ha sede originariamente sul Vesuvio, sul Colle del Salvatore ( tra Ercolano e Torre del Greco), a 608 metri di quota; tuttavia, era un edificio davvero ben strutturato e disposto in modo da stare distante dal cratere. La richiesta di costruzione partì dal Governo Borbonico nel 1806, ma solo nel 1839 re Ferdinando II approvò il progetto e diede avvio alla costruzione dell’Osservatorio Vesuviano.
L’intento era stato da subito quello di fondare un luogo di ricerca ed osservazione dei fenomeni naturali. Per quanto riguarda l’osservazione dei fenomeni vulcanici, l’Osservatorio Vesuviano si occupa di monitorare lo stato attuale del Vesuvio e la sua storia eruttiva.
Sotto controllo anche l’attività vulcanica dei Campi Flegrei e dell’area vulcanica di Ischia; inoltre, l’Osservatorio Vesuviano monitora l’attività sismica di Stromboli, con bollettini settimanali, provenienti dall’Osservatorio Etneo.
Tra i servizi offerti, troviamo il Museo del Reale Osservatorio Vesuviano, destinato all’esposizione delle preziose collezioni mineralogiche, strumentali e artistiche, e di una ricca biblioteca storica. Il visitatore è condotto attraverso un affascinante viaggio nel mondo dei vulcani, con la descrizione dei vari tipi di eruzioni e la loro pericolosità, impreziositi da filmati e foto d’epoca.
Il Museo dell'Osservatorio Vesuviano ospita antichi strumenti scientifici, utilizzati da scienziati e ricercatori nel corso dei secoli, alcuni dei quali sono di notevole importanza storica, come il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri (1856).
Caratteristiche anche le medaglie di lava del Vesuvio, che ritraggono Papi e imperatori dell’antichità, ma anche luoghi campani e personaggi famosi.
Tra le risorse, è possibile consultare le banche dati e gli archivi georeferenziati sulle attività dei vulcani, per comprenderne l'andamento nel tempo e lo stato attuale. Vi è anche un elenco di pubblicazioni, consultabili dal sito e facilmente scaricabili.
Inoltre, è possibile consultare alcuni testi presenti nella biblioteca dell’Osservatorio Vesuviano.
L’intento era stato da subito quello di fondare un luogo di ricerca ed osservazione dei fenomeni naturali. Per quanto riguarda l’osservazione dei fenomeni vulcanici, l’Osservatorio Vesuviano si occupa di monitorare lo stato attuale del Vesuvio e la sua storia eruttiva.
Sotto controllo anche l’attività vulcanica dei Campi Flegrei e dell’area vulcanica di Ischia; inoltre, l’Osservatorio Vesuviano monitora l’attività sismica di Stromboli, con bollettini settimanali, provenienti dall’Osservatorio Etneo.
Tra i servizi offerti, troviamo il Museo del Reale Osservatorio Vesuviano, destinato all’esposizione delle preziose collezioni mineralogiche, strumentali e artistiche, e di una ricca biblioteca storica. Il visitatore è condotto attraverso un affascinante viaggio nel mondo dei vulcani, con la descrizione dei vari tipi di eruzioni e la loro pericolosità, impreziositi da filmati e foto d’epoca.
Il Museo dell'Osservatorio Vesuviano ospita antichi strumenti scientifici, utilizzati da scienziati e ricercatori nel corso dei secoli, alcuni dei quali sono di notevole importanza storica, come il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri (1856).
Caratteristiche anche le medaglie di lava del Vesuvio, che ritraggono Papi e imperatori dell’antichità, ma anche luoghi campani e personaggi famosi.
Tra le risorse, è possibile consultare le banche dati e gli archivi georeferenziati sulle attività dei vulcani, per comprenderne l'andamento nel tempo e lo stato attuale. Vi è anche un elenco di pubblicazioni, consultabili dal sito e facilmente scaricabili.
Inoltre, è possibile consultare alcuni testi presenti nella biblioteca dell’Osservatorio Vesuviano.