Villa Rufolo, la villa che stregò Wagner
A Ravello sorge un piccolo e grazioso centro della Costiera Sorrentina
Villa Rufolo è insieme a Villa Cimbrone una particolare meta del turismo che si concentra nella penisola sorrentina. Ci troviamo a Ravello, in costiera sorrentina, su un promontorio a 350 metri sul livello del mare. Villa Rufolo è qui, nella piazza della Cattedrale di San Pantaleone. La villa è stata la dimora della famiglia Rufolo (particolarmente attiva durante il 200 e 300) che fece qui costruire un complesso di edifici in stile Arabesque, che oggi ricorrono come sede dell’Antiquarium, il locale Museo Archeologico. Non solo i Rufolo: papi e regnanti del passato hanno trascorso riposanti momenti di relax nella villa che si distingue per l'irresistibile e ameno fascino del luogo. Le forti influenze arabe si sentono eccome, negli ambienti circostanti e nelle strutture interne della villa, come si nota entrando nel chiostro moresco, circondato da un porticato ad archi acuti, con doppie logge e decorazioni di sapore arabeggiante. Come spesso accade a monumenti e siti storici di una certa anzianità, anche Villa Rufolo ha attraversato diverse epoche stilistiche, accogliendo istanze dell'architettura araba, sicula e normanna, alle quali si sono aggiunti rifacimenti in linea con i nuovi e più attuali gusti e tendenze artistiche, giungendo fino all'800, quando la villa ha conquistato Richard Wagner. Dieci secoli di storia sono passati di qui. Villa Rufolo è il vero gioiello del patrimonio culturale e artistico di Ravello. Parte di questo patrimonio è stato danneggiato da agenti atmosferici e dall’incuria, sebbene oggi l'attenzione sul complesso abbia consentito un'opera di recupero e salvaguardia di alcune sezioni.
Il Giardino di Villa Rufolo, il giardino incantato di Klingsor
Il Giardino di Villa Rufolo è forse la parte di maggior incanto di tutto l'edificio: una terrazza "giardinata" a strapiombo sul mare. La suggestività del giardino, tanto caro al musicista ottocentesco Richard Wagner, ha fatto il giro del mondo, tanto che qui ha luogo il Festival Wagneriano: si dice che la bellezza della location abbia ispirato il compositore per il suo "Parsifal". Pare infatti che Wagner abbia scritto nel suo diario personale di aver trovato "i giardini incantati di Klingsor", riferendosi proprio ai giardini di Villa Rufolo. Il giardino di Villa Rufolo, detto anche "Giardino dell’Anima", si sviluppa su due livelli, accessibili grazie al viale alberato (più recente, risale all'800). Seguendo le mura coperte da cipressi e tigli, si giunge al chiostro moresco e successivamente al livello superiore del giardino. Camminando lungo questi viali l'atmosfera è pervasa da una sorta di antico spirito romantico, forse quello delle composizioni wagneriane, o forse quello delle composizioni, stavolta letterarie e non musicali, di Giovanni Boccaccio che ebbe la fortuna di soggiornare da queste parti.