Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Le antiche officine di Pietrarsa: la prima fabbrica italiana di locomotive
Il loro nome originario fu Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa, mutato in Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa dal 7 ottobre 1989, quando la struttura era ormai in disuso da quattordici anni.
Ci si immerge sin da principio nella Storia di Napoli: ad accogliere i visitatori nel giardino del Museo una statua di Ferdinando II di Borbone che indica il luogo dove sorgeranno le prime officine ferroviarie delle Due Sicilie (e dell'Italia).
Le antiche officine borboniche furono realizzate nel 1840 per volere del re, in un’area conosciuta come “Pietra Bianca” e successivamente ribattezzata “Pietrarsa” dopo un’eruzione del Vesuvio che aveva portato la lava fino alla costa tra San Giovanni a Teduccio e Portici, dove risiede attualmente il Museo.
Oggi il museo testimonia il duro lavoro degli operai delle Officine di Pietrarsa, ricostruendo ed analizzando un percorso storico, culturale e tecnico-tecnologico che può essere inteso anche alla luce delle evoluzioni e dei cambiamenti nel rapporto fra uomo, macchina e società.
Il Museo di Pietrarsa è aperto al pubblico ed organizza visite guidate ed eventi didattici rivolti alle scuole e ai turisti. Un luogo da non perdere per rimanere sulle tracce della storia di Napoli attraverso una proposta insolita e decisamente aderente agli interessi dei visitatori e dei cultori della nostra città. Nelle immagini sottostanti: il tracciato dei binari che conducevano alle Officine, l'interno del vagone destinato alla famiglia reale ed infine uno dei padiglioni del Museo.
Ci si immerge sin da principio nella Storia di Napoli: ad accogliere i visitatori nel giardino del Museo una statua di Ferdinando II di Borbone che indica il luogo dove sorgeranno le prime officine ferroviarie delle Due Sicilie (e dell'Italia).
Le antiche officine borboniche furono realizzate nel 1840 per volere del re, in un’area conosciuta come “Pietra Bianca” e successivamente ribattezzata “Pietrarsa” dopo un’eruzione del Vesuvio che aveva portato la lava fino alla costa tra San Giovanni a Teduccio e Portici, dove risiede attualmente il Museo.
Oggi il museo testimonia il duro lavoro degli operai delle Officine di Pietrarsa, ricostruendo ed analizzando un percorso storico, culturale e tecnico-tecnologico che può essere inteso anche alla luce delle evoluzioni e dei cambiamenti nel rapporto fra uomo, macchina e società.
Il Museo di Pietrarsa è aperto al pubblico ed organizza visite guidate ed eventi didattici rivolti alle scuole e ai turisti. Un luogo da non perdere per rimanere sulle tracce della storia di Napoli attraverso una proposta insolita e decisamente aderente agli interessi dei visitatori e dei cultori della nostra città. Nelle immagini sottostanti: il tracciato dei binari che conducevano alle Officine, l'interno del vagone destinato alla famiglia reale ed infine uno dei padiglioni del Museo.