Cetacei Partenopei
60 avvistamenti di cetacei nel canyon di Cuma
Vasari, Modigliani e Gaudì. E seguono il piccolo Diogene e Aletes. Tutti imparentati e tutti residenti allo stesso indirizzo: il Golfo di Napoli.
Parliamo di arte rinascimentale? No. Parliamo di arte contemporanea? Nemeno. Mitologia? Neanche! O almeno non direttamente: questi sono infatti i nomi dei grandi cetacei che abitano le profondità marine del Golfo di Napoli, nelle acque tra Ischia e Ventotene. La notizia è stata diffusa da Oceanomare Onlus che ha reso noti i risultati raccolti a bordo del Jean Gab, il veliero laboratorio della Onlus , che ha rivelato i risultati delle ricognizioni in cui si sono verificati sessanta avvistamenti di capodogli, grampi, stenelle striate e tursiopi. Le ricerche hanno evidenziato la felice biodiversità dei fondali marini del canyon di Cuma dove nel 2015 il laboratorio ha riconosciuto ben nove capodogli, sia giovani che adulti. Gli studiosi hanno rilevato la folta presenza di femmine con piccoli di capodoglio: il dato potrebbe essere indicativo dei vari avvistamenti, poichè i cetacei potrebbero essersi spinti nel basso tirreno perchè ritenuta una zona particolarmente incoraggiante per la riproduzione e, dunque, non solo per l'alimentazione. I nomi "artistici"sono frutto del censimento realizzato dal gruppo che ha così deciso di nominare i membri della famiglia subacquea: mamma (Vasari) e nonna (Modigliani), il piccolo ma già grande Aletes e Diogene, il più piccolo.