Villa Doria d'Angri, la più bella villa neoclassica
| In città
Una bellissima villa panoramica sul mare
A Posillipo tra la fine del 1700 e per tutta la durata del secolo successivo si ebbe un fiorire di ville panoramiche sul mare, la più importante delle quali è Villa Doria d’Angri. Questa splendida villa neoclassica fu voluta dal principe Marcantonio Doria d'Angri che morì giovanissimo appena 4 anni dopo la conclusione dei lavori nel 1833. L’architetto Bartolomeo Grasso trasformò la preesistente “villa di delizie” aggiungendovi tra l’altro l’ingegnosa rampa a tornanti che consentiva la salita delle carrozze dalla neoinaugurata via Posillipo e tutt’ora attive.
L’intero edificio sembra che fuoriesca dalla roccia; essa, infatti, è stata appositamente concepita su un grande banco tufaceo, con il quale sembra formare un solo corpo architettonico. Il progetto iniziale prevedeva una struttura a due piani che reggeva su tre ordini di arcate, decorati a bugne in stucco.
Quelli che oggi appaiono terrazzi laterali, all’epoca della fondazione erano giardini pensili con giochi d'acqua e fontane, gli esterni proseguivano lungo le rampe che salivano sulla collina fino a prolungarsi all’attuale via Manzoni.
Gli interni non sono meno sontuosi, lavorati da Guglielmo Bechi, e presentano originali decorazioni a motivi pompeiani, ma anche degli specchi, maioliche e stucchi. Dalla strada è anche visibile una pagoda ottagonale realizzata dall’architetto Antonio Francesconi e simile a quella della villa Roccaromana, a testimonianza del gusto anglo-cinese vigente all’epoca.
Nel 1857 la villa fu, neanche a dirlo, ceduta dagli eredi del principe alla nobildonna inglese Maitland Successivamente la villa è stata sede dell’Istituto scolastico Santa Dorotea ed oggi è una delle sedi dell’Università Parthenope che vi ospita importanti eventi e mostre.
L’intero edificio sembra che fuoriesca dalla roccia; essa, infatti, è stata appositamente concepita su un grande banco tufaceo, con il quale sembra formare un solo corpo architettonico. Il progetto iniziale prevedeva una struttura a due piani che reggeva su tre ordini di arcate, decorati a bugne in stucco.
Quelli che oggi appaiono terrazzi laterali, all’epoca della fondazione erano giardini pensili con giochi d'acqua e fontane, gli esterni proseguivano lungo le rampe che salivano sulla collina fino a prolungarsi all’attuale via Manzoni.
Gli interni non sono meno sontuosi, lavorati da Guglielmo Bechi, e presentano originali decorazioni a motivi pompeiani, ma anche degli specchi, maioliche e stucchi. Dalla strada è anche visibile una pagoda ottagonale realizzata dall’architetto Antonio Francesconi e simile a quella della villa Roccaromana, a testimonianza del gusto anglo-cinese vigente all’epoca.
Nel 1857 la villa fu, neanche a dirlo, ceduta dagli eredi del principe alla nobildonna inglese Maitland Successivamente la villa è stata sede dell’Istituto scolastico Santa Dorotea ed oggi è una delle sedi dell’Università Parthenope che vi ospita importanti eventi e mostre.