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Villa Rosebery: la casa del Presidente della Repubblica a Napoli


| In città
Dimora del Presidente della Repubblica

Dimora del Presidente della Repubblica

Villa Rosebery
La tenuta che ospita le visite del presidente della Repubblica a Napoli
Villa Rosebery si trova a Posillipo in un luogo appartato e tranquillo. Il nome della villa è dovuto al suo ultimo compratore privato, Lord Rosebery, eminente uomo politico britannico che nel 1894-95 era stato primo ministro nel suo paese.
Egli acquistò la Villa nel 1897 da un facoltosissimo uomo d'affari, Gustavo Delahante. La villa risale ai primi anni dell'Ottocento ed ha visto diversi passaggi di proprietà. Tutti privati e per lo più stranieri: questo testimonia il crescente interesse dei forestieri, gli inglesi in particolare, per le residenze della zona di Posillipo. Lord Rosebery l'acquistò per godersi il ritiro dalla vita politica per dedicarsi a studi storico-letterari.

Da questo momento, la precedente fama di luogo di aggregazione per i personaggi più in vista della città e sede preferita per la mondanità partenopea, cedette il passo alla nuova dimensione, più intima e riservata, conferita dal nuovo padrone di casa. Tuttavia Lord Rosebery non abitava stabilmente a Napoli e la costosa manutenzione della villa insieme al ritorno sulla scena politica di Lord Rosebery, indirizzarono quest'ultimo verso la vendita della struttura. "Signorilmente si accordò con il governo inglese per una donazione, che fu perfezionata nel 1909" - si legge nelle pagine ufficiali del sito della Presidenza della Repubblica.

La villa divenne la dimora estiva degli ambasciatori inglesi in Italia e, dopo un po', fu nuovamente ceduta a titolo gratuito e definitivo allo Stato italiano. La compravendita fu formalizzata nel 1932 e Villa Rosebery fu messa a disposizione della famiglia reale per i soggiorni estivi. Dal giugno 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale, Vittorio Emanuele III si trasferì a Villa Rosebery con la Regina Elena fino all'abdicazione e all'esilio in Egitto, il 9 maggio 1946. Recuperata dallo Stato italiano, la villa fu concessa fino al 1949 all'Accademia Aeronautica e divenne un bene immobile in dotazione alla Presidenza della Repubblica nel 1957.

Oggi è la dimora dei soggiorni partenopei del Presidente della Repubblica.