Biscotti di San Gennaro
Dolcetti all'uovo e limone per celebrare il Santo Patrono
La tradizione napoletana è ricca di prelibatezze culinarie, in particolare c’è un dolce che è stato dedicato al Santo Patrono della città.
Si tratta di deliziosi biscotti che venivano preparati e distribuiti agli infermi il 19 settembre d’ogni anno, il giorno di San Gennaro, nell’omonimo ospedale San Gennaro dei Poveri, sito nel quartiere Sanità. Il dolce di San Gennaro, meglio noto come biscotto all’uovo e limone, è realizzato con ingredienti molto semplici: uova, zucchero, limone, farina e cannella, sbattuto come fosse uno zabaione e cotto al forno a fuoco lento. Da questo procedimento risulta una consistenza molto soffice, cosicché questi biscotti potessero essere mangiati anche dai paziente che non avevano i denti.
Per chi non lo sapesse il 19 settembre a Napoli si festeggia San Gennaro, martirizzato nell'anno 305 nel Foro di Vulcano, presso la Solfatara di Pozzuoli. I napoletani aspettano intrepidi il miracolo della liquefazione del sangue come segno propizio per loro e per la città. Ecco perché si usa dedicare al Santo Patrono suggestive pratiche religiose, processioni e festeggiamenti vari, che comprendono la degustazione di pietanze speciali preparate per l’occasione; tra queste troverete sicuramente i soffici biscotti ricoperti di zucchero.
Si tratta di deliziosi biscotti che venivano preparati e distribuiti agli infermi il 19 settembre d’ogni anno, il giorno di San Gennaro, nell’omonimo ospedale San Gennaro dei Poveri, sito nel quartiere Sanità. Il dolce di San Gennaro, meglio noto come biscotto all’uovo e limone, è realizzato con ingredienti molto semplici: uova, zucchero, limone, farina e cannella, sbattuto come fosse uno zabaione e cotto al forno a fuoco lento. Da questo procedimento risulta una consistenza molto soffice, cosicché questi biscotti potessero essere mangiati anche dai paziente che non avevano i denti.
Per chi non lo sapesse il 19 settembre a Napoli si festeggia San Gennaro, martirizzato nell'anno 305 nel Foro di Vulcano, presso la Solfatara di Pozzuoli. I napoletani aspettano intrepidi il miracolo della liquefazione del sangue come segno propizio per loro e per la città. Ecco perché si usa dedicare al Santo Patrono suggestive pratiche religiose, processioni e festeggiamenti vari, che comprendono la degustazione di pietanze speciali preparate per l’occasione; tra queste troverete sicuramente i soffici biscotti ricoperti di zucchero.