Napoli Ebraica, 2000 anni di storia
| In città
Dove vivevano le comunità ebraiche a Napoli?Mai sentito parlare delle Giudecche?
Napoli è per sua naturale vocazione una città ospitale. Passeggiare per i suoi vicoli da il senso della storia che ha coinvolto anche le giudecche, gli antichi quartieri dove risiedevano gli ebrei in città.
Ma attenzione: non si tratta di ghetti non dei ghetti, a Napoli non ne fu mai costruito uno. Quale sia stata la prima giudecca a Napoli non è certo, anche se molti studiosi l’hanno identificata nella zona di San Marcellino e Monterone. E’ in questa zona che ancora le cronache cinquecentesche attestano la presenza di una sinagoga, la cui esatta ubicazione è tuttora incerta.
Grazie al toponimo moderno di via Giudecca Vecchia, scopriamo quella che era la giudecca creata in epoca sveva di cui a seguito del risanamento ottocentesco oggi non perdura più neppure la percezione dello spazio.
Continuando in questo viaggio nella Napoli Ebraica, oltre alla giudecca vecchia, si dovette distinguere dalla nuova, ritornata ad essere più a sud nuovamente a San Marcellino, dove in periodo angioino è attestata la giudecca nuova. Anche se di questa, purtroppo, non resta più traccia se non nella cartografia, qui dove le ruspe del risanamento hanno cancellato ogni riferimento dell’espansione da Piazza Portanuova fin oltre gli odierni quattro palazzi intorno ad una via Giudecca Grande dove si stanziarono una serie giudecchelle e strade dal toponimo significativo, via Nova della Giudecca Grande, via Anticaglia della Giudecca, via S.Biagio alla Giudecca), dove gli ebrei vissero fino alla loro cacciata dal regno del 1510.
Da allora altre piccole comunità ebraiche sono venute a crearsi fino alle leggi razziali che furono applicate con strazio anche a Napoli. Oggigiorno la sinagoga si trova in via Cappella Vecchia, zona Chiaia, e serve una comunità che ad oggi conta circa 300 membri.
Ma attenzione: non si tratta di ghetti non dei ghetti, a Napoli non ne fu mai costruito uno. Quale sia stata la prima giudecca a Napoli non è certo, anche se molti studiosi l’hanno identificata nella zona di San Marcellino e Monterone. E’ in questa zona che ancora le cronache cinquecentesche attestano la presenza di una sinagoga, la cui esatta ubicazione è tuttora incerta.
Grazie al toponimo moderno di via Giudecca Vecchia, scopriamo quella che era la giudecca creata in epoca sveva di cui a seguito del risanamento ottocentesco oggi non perdura più neppure la percezione dello spazio.
Continuando in questo viaggio nella Napoli Ebraica, oltre alla giudecca vecchia, si dovette distinguere dalla nuova, ritornata ad essere più a sud nuovamente a San Marcellino, dove in periodo angioino è attestata la giudecca nuova. Anche se di questa, purtroppo, non resta più traccia se non nella cartografia, qui dove le ruspe del risanamento hanno cancellato ogni riferimento dell’espansione da Piazza Portanuova fin oltre gli odierni quattro palazzi intorno ad una via Giudecca Grande dove si stanziarono una serie giudecchelle e strade dal toponimo significativo, via Nova della Giudecca Grande, via Anticaglia della Giudecca, via S.Biagio alla Giudecca), dove gli ebrei vissero fino alla loro cacciata dal regno del 1510.
Da allora altre piccole comunità ebraiche sono venute a crearsi fino alle leggi razziali che furono applicate con strazio anche a Napoli. Oggigiorno la sinagoga si trova in via Cappella Vecchia, zona Chiaia, e serve una comunità che ad oggi conta circa 300 membri.