Collezione epigrafica del Museo Archeologico
| Notizie
Dopo 6 anni, riapre al Museo Archeologico la sezione epigrafica, con tantissime opere antiche in esposizione dal valore inestimabile.
La raccolta comprende oltre duemila documenti principalmente in lingua latina, circa duecento in greco ed un centinaio nei dialetti dei popoli italici.
Essa consta di materiali di diversa origine: il nucleo più antico è quello farnesiano con circa duecentoquaranta epigrafi, nel quale era confluita la preziosa raccolta di Fulvio Orsini, antiquario e bibliotecario dei Farnese. La collezione, ereditata da Carlo di Borbone e trasferita a Napoli, venne aggiunta ad altri importanti nuclei di iscrizioni.
La cospicua documentazione epigrafica, proveniente dall'area flegrea, illustra la stagione d’oro della città e del porto di Puteoli in età romana. I documenti confermano il carattere cosmopolita dell’emporio che si estendeva tra il Rione Terra ed il lago d’Averno, con i vivaci quartieri commerciali.
La sezione è stata attualmente riallestita e arricchita da una guida Electa e da strumenti didattici e multimediali. Tra le novità più significative c'è l’introduzione di iscrizioni dipinte o graffite sui muri di Pompei.
La raccolta comprende oltre duemila documenti principalmente in lingua latina, circa duecento in greco ed un centinaio nei dialetti dei popoli italici.
Essa consta di materiali di diversa origine: il nucleo più antico è quello farnesiano con circa duecentoquaranta epigrafi, nel quale era confluita la preziosa raccolta di Fulvio Orsini, antiquario e bibliotecario dei Farnese. La collezione, ereditata da Carlo di Borbone e trasferita a Napoli, venne aggiunta ad altri importanti nuclei di iscrizioni.
La cospicua documentazione epigrafica, proveniente dall'area flegrea, illustra la stagione d’oro della città e del porto di Puteoli in età romana. I documenti confermano il carattere cosmopolita dell’emporio che si estendeva tra il Rione Terra ed il lago d’Averno, con i vivaci quartieri commerciali.
La sezione è stata attualmente riallestita e arricchita da una guida Electa e da strumenti didattici e multimediali. Tra le novità più significative c'è l’introduzione di iscrizioni dipinte o graffite sui muri di Pompei.