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Circumvesuviana tra eruzione ed evoluzione


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Il simbolo dell’unione di Napoli con la sua provincia
Nel 1890 viene completata la "Ferrovia Napoli - Ottaiano" che diede vita al primo tratto di quello che conosciamo oggi come Circumvesuviana. Era molto diversa, ovviamente da come la conosciamo oggi. Infatti i treni della Napoli - Ottaiano, erano a trazione a vapore ma lo resteranno per ancora per pochi anni.
Estesa fino a San Giuseppe Vesuviano, la Circumvesuviana nel 1891 misurava appena 24 km. Ma costituiva, nondimeno, un evidente progresso nel processo che avvicinava anche fisicamente, la provincia al capoluogo.

Dal 1901 è un susseguirsi di inaugurazioni dei lavori di ampliamento della linea. Visto il grande successo, infatti, sempre più comuni dell’area vesuviana ambiscono a ospitare il servizio.
Ecco che la Circumvesuviana apre le sue stazioni addentrandosi fino a Pompei, Poggiomarino e già si pensa alla penisola sorrentina. In pochissimi anni si completa un anello  intorno al Vesuvio, per una lunghezza totale di 70 Km. Nel 1905 si è raggiunto già triplo della misura inaugurale.

Ma da dove veniva tutto il materiale per l’armamento della Circumvesuviana? Ebbene, era interamente fornito dalle officine di Torre Annunziata, mentre le vetture furono realizzate a San Giovanni a Teduccio. Una vera impresa geolocalizzata. Una scommessa vinta.
E’ sempre nel 1905 che si passa alla elettrificazione dei primi tratti di linea. Le nuove elettromotrici a due motori possono raggiungere la velocità di 50 km/h. Impressionante pensando che le auto dell’epoca arrivavano stentando ai 25 km/h.

Nel 1906 diversi tratti della linea Circumvesuviana vengono danneggiati più o meno seriamente dall’eruzione del Vesuvio. Com’è comprensibile, anche i lavori di costruzione si arrestano.
Ma, d’altro canto, questa occasione si trasforma in un’importante opportunità per diffondere le enormi potenzialità di trasporto commerciale. Passato l’entusiasmo iniziale, però, cominciano i primi problemi legati alla gestione. Si tratta infatti di conciliare il crescente traffico dei viaggiatori, la necessità di effettuare il servizio con treni frequenti e le forti pendenze della linea.
Lo slancio post bellico determinato dall’affermarsi del regime fascista rilancia le opere di prolungamento e ammodernamento. Nel 1934 alla presenza del Principe Umberto viene inaugurato il tratto di linea Torre Annunziata - Castellammare. Lo scoppio della seconda guerra mondiale e i pesanti bombardamenti alleati frenano lo sviluppo della linea.

Ma la Circumvesuviana, ormai indispensabile a un bacino di quasi un milione di abitanti, viene ripristinata già nel 1945. Dopo gli anni della ricostruzione, i lavori più importanti incominciano nel 1968 e terminano nel 1975. E’ necessario risanare tutta la massicciata, sostituire le rotaie e il filo di contatto con materiale di nuovo tipo.
Dopo diversi decenni di rimpallo di competenze e responsabilità di gestione tra enti e istituzioni, nel 2003 l'Ente Autonomo Volturno(EAV) assume la proprietà della Circumvesuviana srl per conto della Regione Campania. Al suo 127esimo compleanno, la Circumvesuviana è più che un trasporto su rotaia. E’ il simbolo dell’unione di Napoli con la sua provincia.