Mercato della Pignasecca, folklore e tradizione
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Un giro tra le bancarelle del mercato della Pignasecca!
La Pignasecca si trova a pochi passi da Spaccanapoli, precisamente nella zona dei Quartieri Spagnoli.
Il nome Pignasecca risale al lontano 1500, quando gli orti che lo caratterizzavano furono spianati per la costruzione di Via Toledo e sopravvisse soltanto un pino, definito in napoletano pigna.
Delle gazze fecero il nido nascondendo al loro interno tutti gli oggetti preziosi che rubavano dalle abitazioni vicine.
Gli abitanti riuscirono dopo tanto tempo a scacciarle; nel frattempo, il pino si seccò conferendo a questa zona il nome attuale di “Pignasecca”.
Il mercato rionale è un elemento fondamentale per la spesa delle massaie partenopee, alla ricerca di buoni affari, ma anche per i tanti chef che vanno personalmente a selezionare i prodotti da utilizzare in cucina.
Quello della Pignasecca è uno dei mercati più noti della città, tra le bancarelle che si mescolano ai negozi di salumeria, ai panifici, alle pasticcerie, spunta il cuore dello street food del centro storico, con friggitorie e la tripperie e pescherie, che preparano squisiti cuoppi fritti.
Tra motorini e banchi di pesce scoprirete l'anima più autentica della tradizione napoletana, che racchiude un significativo background culturale.
Di giorno la Pignasecca ospita un mercato molto colorato, con banchi di frutta e di pesce, venditori ambulanti che attirano i clienti usando frasi in dialetto ed espressioni divertenti, immersi in un'atmosfera allegra accompagnata da buona musica.
Si possono trovare bancarelle di ogni genere, anche con capi d’abbigliamento, accessori e cd musicali; tutto a prezzi molto accessibili!
Non solo dai turisti, ma anche dagli stessi napoletani, è un luogo molto apprezzato e può essere un'ottima opzione quella di darsi allo street food, assaggiando un po' di trippa al chiosco storico o gustando qualche pizza fritta appena sfornata... magari ripiena con cicoli e ricotta!
Potrete anche approfittare per visitare le chiese di Santa Maria di Montesanto e di San Nicola alla Carità, vicine alla zona dove si tiene il mercato della Pignasecca.
Il nome Pignasecca risale al lontano 1500, quando gli orti che lo caratterizzavano furono spianati per la costruzione di Via Toledo e sopravvisse soltanto un pino, definito in napoletano pigna.
Delle gazze fecero il nido nascondendo al loro interno tutti gli oggetti preziosi che rubavano dalle abitazioni vicine.
Gli abitanti riuscirono dopo tanto tempo a scacciarle; nel frattempo, il pino si seccò conferendo a questa zona il nome attuale di “Pignasecca”.
Il mercato rionale è un elemento fondamentale per la spesa delle massaie partenopee, alla ricerca di buoni affari, ma anche per i tanti chef che vanno personalmente a selezionare i prodotti da utilizzare in cucina.
Quello della Pignasecca è uno dei mercati più noti della città, tra le bancarelle che si mescolano ai negozi di salumeria, ai panifici, alle pasticcerie, spunta il cuore dello street food del centro storico, con friggitorie e la tripperie e pescherie, che preparano squisiti cuoppi fritti.
Tra motorini e banchi di pesce scoprirete l'anima più autentica della tradizione napoletana, che racchiude un significativo background culturale.
Di giorno la Pignasecca ospita un mercato molto colorato, con banchi di frutta e di pesce, venditori ambulanti che attirano i clienti usando frasi in dialetto ed espressioni divertenti, immersi in un'atmosfera allegra accompagnata da buona musica.
Si possono trovare bancarelle di ogni genere, anche con capi d’abbigliamento, accessori e cd musicali; tutto a prezzi molto accessibili!
Non solo dai turisti, ma anche dagli stessi napoletani, è un luogo molto apprezzato e può essere un'ottima opzione quella di darsi allo street food, assaggiando un po' di trippa al chiosco storico o gustando qualche pizza fritta appena sfornata... magari ripiena con cicoli e ricotta!
Potrete anche approfittare per visitare le chiese di Santa Maria di Montesanto e di San Nicola alla Carità, vicine alla zona dove si tiene il mercato della Pignasecca.