Laboratorio di sperimentazione sulla Recitazione Costitutiva

Che non sia un laboratorio teatrale come tutti gli altri si comprende già dal nome. Il laboratorio teatrale sulla Teoria dell'attore costitutivo, intende offrire un nuovo modello, una nuova possibilità di scelta per costruire un personaggio scenico.

Attore Costitutivo è, infatti, un’intuizione, una teoria, una sperimentazione. Tutto parte dallo studio dei materiali, primo tra tutti, dell’acciaio per le costruzioni edilizie. Da qui si sviluppa il percorso che arriva fino al personaggio, in scena e nel tempo scenico. Come si deforma l’acciaio quando subisce stress esterni? Quali fasi attraversa? Quale il limite ultimo prima della sua rottura? L’assioma tanto conosciuto da chi si avvicina alla Scienza delle Costruzioni, il legame costitutivo dell’acciaio, diventa, così, un modello di riferimento comportamentale per l’attore. L’attore è, infatti, al centro della sperimentazione come un provino da laboratorio da sottoporre a “sforzi” per ottenere “deformazioni”.

Un percorso essenzialmente teorico che ritrova la sua fase applicativa e pratica come conseguenza diretta del pensiero su cui si fonda l’intero modello costitutivo. Il laboratorio non è solo un corso di recitazione, ma rappresenta la possibilità di entrare nelle pieghe della materia, nel suo intimo, e della coscienza. L’attore è fusione indissolubile di corpo e di anima, di fermioni e di bosoni. Le forze che agiscono su di lui ne modificano la duplice natura in modo strumentale per le esigenze drammaturgiche.

Tutto il percorso si presenta come la costruzione di un teorema dell’identità attraverso le fasi di osservazione, intuizione, elaborazione e verifica. Ciò che si offre all’attore è un nuovo modello, una nuova possibilità di scelta per costruire un personaggio scenico.

I corsi prendono il via a marzo 2016 nell’AvaNposto n°0. Tre mesi intensivi con una messa in scena finale.