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Il Boss delle cerimonie - La serie continua


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  • Don Antonio Polese

    Don Antonio Polese

  • Boss delle cerimonie

Cosa accadrà al programma “Il Boss delle Cerimonie”, ora che Don Antonio Polese è morto?

Se lo chiedono i tanti fan dello show in onda su Real Time, ancora disperati per l’addio all’amato Boss. Ai primi di dicembre Don Antonio è venuto a mancare a causa di un infarto, a seguito di un ricovero d’urgenza dovuto ad un attacco di cuore.
Dopo pochi giorni, dal pericolo scampato, è accaduto l’inevitabile e la notizia ha generato sconforto nella famiglia e nei fan del programma “Il Boss delle Cerimonie”.

Il boss e la sua famiglia vivono e lavorano all’interno dell’hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate.
Tra matrimoni trash e feste sfarzose, gli italiani hanno iniziato ad apprezzare Don Antonio, le sue battute e le sue frasi cult, entrando in empatia con il suo mondo.
Grazie alla sua forza e al suo carisma, il boss è riuscito a portare in Italia in modo unico il genere televisivo del "family business".
Real Time, in accordo con i familiari del Boss, continuerà a produrre e mandare in onda il programma.

Raffaele Brunetti, regista del programma “ Il Boss delle cerimonie”, ha già annunciato di aver girato alcune puntate della quinta stagione, la cui messa in onda era prevista per la primavera 2017, documentando la degenza in ospedale di Don Antonio, registrando perfino il momento del suo primo ricovero a Castellammare.

La Sonrisa di Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli sarebbe sorta in modo del tutto illegale: dal 1979 al 2011 e sarebbero state rilevate irregolarità circa le licenze e le autorizzazioni prescritte per legge.
A inizio novembre 2016 il tribunale di Torre Annunziata ha disposto la confisca della Sonrisa per abusi edilizi.
Nessuna condanna per don Antonio e per il genero, Matteo, direttore della Sonrisa, non figurando come proprietari delle strutture.
Nonostante tutto lo show continuerà e l’augurio è che continui ancora “Per cento anni e sempre in buona salute”, come diceva sempre il Boss a chi celebrava il matrimonio nel proprio castello.