Afro-Napoli United, il bello del calcio a Napoli

Facciamo luce su una meritevole iniziativa che promuove l'integrazione sociale attraverso lo sport più popolare a Napoli, il calcio. Ma non quello che si gioca allo stadio San Paolo, non quello che si vede in tv, ma quello che si gioca su campi e campetti di periferia. E tra le squadre dilettantistiche in competizione nei tornei cittadini, provinciali e regionali spuntano gli undici calciatori di Afro-Napoli United, la squadra nata nell’ottobre 2009, per iniziativa di Antonio Gargiulo e dei senegalesi Sow Hamath e Watt Samba Babaly, con l’obiettivo di combattere la discriminazione e favorire la convivenza paritaria tra napoletani e migranti, sfruttando le possibilità offerte dal gioco del calcio.

Gli atleti provengono da Senegal, Costa D'Avorio, Nigeria, Capo Verde, Niger, Tunisia e abitano nei più popolosi quartieri del centro storico: Materdei, Stella, Sanità, Arenaccia. Alcuni sono disoccupati, altri non parlano ancora bene l'italiano, altri, invece, sono perfettamente integrati nel tessuto sociale della città. Ed il gruppo continua a crescere con le nuove adesioni di altri ragazzi asiatici e sudamericani. Un'iniziativa singolare che raccoglie successi sportivi e meriti sociali, costruendo in maniera concreta il confronto tra le culture.

Oggi l'Afro-Napoli milita nel Campionato di Prima Categoria della Figc, grazie alla modifica di alcune norme che limitavano la partecipazione dei migranti ai campionati dilettantistici della Federazione Italiana, avvenuta nell'ottobre 2013. E a giudicare dalle statistiche, la squadra è una temibile formazione, quasi a punteggio pieno e con un'ottima differenza reti nella stagione attuale: come il Napoli di Sarri in serie A!